Nel febbraio 2021 Lista per Ravenna trasmise al comandante della Polizia locale, al dirigente della Soprintendenza archeologica e al sindaco di Ravenna, con argomentazioni e documentazione rilevanti, una “Diffida ad imporre che l’ex macello sia risanato dal grave degrado”, della quale attendiamo ancora, dalla Polizia locale, dall’AUSL e dalla Soprintendenza congiuntamente, gli esiti dovuti.
Rilevammo allora come lo scadimento dell’area di cui tale immobile è al centro, punto di snodo, densamente trafficato, tra il centro storico, il borgo San Rocco e l’intera periferia sud, fosse aggravato da un cantiere del Comune di Ravenna abbandonato malamente a se stesso sulla via Renato Serra, disdicevole soprattutto sul fronte dell’ex macello stesso.
Ne sollecitammo allora, oltre al riordino, il riavvio e una rapida conclusione, dato che i lavori, affidati alla ditta appaltatrice il 4 maggio 2020, si sarebbero dovuti concludere entro l’8 aprile scorso. In effetti – ci è stato risposto – i lavori erano stati sospesi il 15 febbraio “causa condizioni meteo non favorevoli alla corretta esecuzione del tappeto d’usura e per la redazione ed approvazione della perizia di variante e suppletiva”, resasi necessaria. Ora però siamo stati informati che i lavori restanti, consistenti nella ripavimentazione del tratto di via Serra tra le vie Pascoli e Cesarea, riprenderanno domani 21 maggio. Saranno svolti solo in orario serale, per arrecare il minor disagio possibile alla circolazione. Successivamente verrà eseguita la segnaletica orizzontale, terminata la quale il cantiere sarà rimosso.
Siamo dunque all’epilogo. Si potrà così constatare, dalla visione d’insieme dell’intera opera e alla luce delle varianti introdotte nel corso dei lavori, quali effetti, più o meno benefici, ne discendano alla fluidità e alla sicurezza della circolazione stradale. Osservato speciale sarà l’intricato incrocio di due strade locali, le vie Luigi Gabici e Giordano Bruno, con due strade interzonali, le vie Renato Serra e Giovanni Pascoli, al centro del quale è stata collocata una “rotondina” molto discussa, del raggio di appena 3,50 metri e circondata da un cordolo calpestabile, che sembra più ostacolare che agevolare il transito veicolare.
L’opera, del costo di 450 mila euro, va però giudicata per l’intera ristrutturazione della via Renato Serra, da via Castel San Pietro a via Cesarea, che si è inteso compiere, della quale, al di là della ripavimentazione, c’era forte bisogno. Il progetto ha previsto infatti il rifacimento totale delle linee dell’acquedotto e della pubblica illuminazione e la costruzione di una fognatura nel tratto tra le vie Castel San Pietro e Giordano Bruno, della quale non si conosceva l’esistenza. Previsti anche, in tale tratto, l’aumento degli spazi a disposizione dei pedoni su entrambi i lati e la posa di paletti a protezione degli accessi alle abitazioni coi civici pari. Nell’area antistante il macello, utilizzata prima come un parcheggio disordinato, con immissioni ed uscite pericolose per la circolazione di via Renato Serra, sono stati progettati due tratti di marciapiedi per dare continuità a quello esistente e separare l’area dalla sede stradale. Nel tratto a doppio senso di marcia tra la “rotondina” e via Cesarea, si è optato per tracciare parcheggi di larghezza da 2 a 2,2 metri a fianco di entrambi i lati della carreggiata. Questo il progetto in estrema sintesi
Tra pochi giorni potremo dunque vederne e giudicarne il risultato complessivo.