L’impatto del coronavirus sugli ospedali e sulla sanità in questo anno di pandemia non è misurabile unicamente calcolando i ricoveri per covid in terapia intensiva o negli altri reparti trasformati per accogliere i pazienti. Purtroppo in questo anno molte prestazioni non urgenti sono state posticipate. Gli stessi cittadini, in molti casi, per non entrare in ospedale hanno preferito non sottoporsi ad esami o screening di prevenzione. Solo il dipartimento di chirurgia dell’Ausl Romagna, ha spiegato il direttore Giorgio Ercolani (in diretta streaming con l’Onorevole Marco Di Maio), ha dovuto posticipare il 20% delle visite. Per questo motivo sarà necessario studiare con la Regione un percorso che permetta di recuperare i ritardi accumulati una volta che gli ospedali potranno tornare alla loro piena funzionalità.