Sono iniziati i lavori della Cooperativa bagnini di Cervia per l’abbattimento della “duna”, la barriera di sabbia lunga 8 km collocata tra il mare e l’entroterra che protegge dalle mareggiate gli stabilimenti balneari, le abitazioni, gli alberghi e le attività commerciali del lungomare. Le operazioni di livellamento del materiale sabbioso sono partite il 19 aprile e il programma prevede il completamento dell’intervento di tutti i 9 km la prima settimana di maggio fatto salvo avverse condizioni meteo.
La spiaggia sarà quindi pronta per essere attrezzata dagli imprenditori balneari non secondo la consuetudine ma in conformità con le previsioni di apertura della Regione Emilia-Romagna, apertura che sarà accompagnata dai protocolli regionali che, secondo alcune indiscrezioni, saranno uguali a quelle dell’estate 2020: dalla disposizione di ogni ombrellone in un’area di 12,00 metri quadrati, (10,50 metri per le aree sottoposte a forte erosione) ai percorsi dedicati per l’ingresso e l’uscita dei clienti, dalla possibilità data allo stabilimento di attrezzarsi con il servizio direttamente all’ombrellone alla ristorazione negli spazi polifunzionali.
“Partiamo con il livellamento della duna di sabbia per allinearci poi con le aperture decise dal Governo Draghi per il 15 maggio – afferma Fabio Ceccaroni, presidente della Cooperativa bagnini di Cervia –. La spiaggia deve essere pronta per recepire le direttive sulla sicurezza. Rispetto all’anno scorso abbiamo il vantaggio dell’esperienza che abbiamo acquisito la scorsa estate. Distanziamento, percorsi, igienizzazione, pulizia, servizi come la ristorazione e le attività sportive sono state adeguate già dal 2020 per offrire un’estate sicura ai nostri turisti”.
“La realizzazione della duna, che ha un costo complessivo annuale di circa 300.000 euro, è sostenuta dai 200 stabilimenti balneari di Cervia, Milano Marittima, Pinarella e Tagliata associati alla Cooperativa bagnini oltre a un contributo dell’amministrazione comunale per la parte delle spiagge libere – continua Ceccaroni – “Ormai ci ripetiamo ma vogliamo nuovamente sottolineare il fatto che siamo di fronte a costi, che servono per opere essenziali di difesa non solo della spiaggia ma anche anche del comprensorio abitato e pinetale delle 4 località del comune di Cervia, che non possono continuare a gravare solo sulle spalle degli stabilimenti balneari”.