“Il 4 dicembre scorso, l’assessore all’urbanistica del Comune di Ravenna fece il seguente punto sui lavori in corso nell’ area interna all’ex Caserma Dante Alighieri di Ravenna, sul progetto di rigenerazione finanziato dalla Regione: “L’area, circondata dalle mura delle vie Port’Aurea, Guidarelli e Nino Bixio, oggi si presenta libera da ogni ostacolo, spaziando su 15 mila metri quadrati. Ad oggi sono stati demoliti tutti i fabbricati privi di valore storico-artistico e si sta lavorando alla rimozione delle macerie. La fase successiva, prevede la demolizione delle pavimentazioni. Dove c’erano i piazzali in asfalto, crescerà l’area verde. Tutta la pavimentazione sarà rimossa e sarà asportato il terreno sottostante, fino ad una profondità di 50 cm, che verrà sostituito da terreno adatto ad un parco. Quindi verranno realizzate un’area verde a prato, un orto-giardino botanico, una zona orti ed un’altra per le attività didattiche dell’Istituto Olivetti. I lavori dovrebbero concludersi nell’estate 2021”. Da allora però, per oltre quattro mesi, il cronoprogramma dei lavori appare bloccato, senza che ne sia stata data alcuna motivazione” afferma Gianfranco Spadoni (vice-presidente di Lista per Ravenna).
“All’interno dell’ex caserma, s’intravvedono ancora cumuli di macerie, sono stati effettuati dei sondaggi (alcuni anche ieri) e qualche sporadica intonacatura dei muri perimetrali, ma a tutt’oggi non si registrano interventi e movimenti significativi. Passano molte giornate di inattività totale, senza vedere addetti ai lavori. Probabilmente la zona non è stata bonificata bene, tanto che è stata compiuta, tramite autobotte, un’ aspirazione, da cui è emersa terra molto scura, quasi che nel sottosuolo ci sia materiale inquinato” prosegue Spadoni.
“Viva è la preoccupazione degli abitanti di via Nino Bixio, che aspettano da lungo tempo la bonifica e il risanamento di quei luoghi, ansiosi di vedere aperto e fruibile il parco entro i tempi annunciati, ormai sicuramente disattesi” afferma Spadoni.
“Di qui la richiesta al sindaco di conoscere a quali cause si addebiti lo stallo delle opere di rigenerazione delle aree interne all’ex caserma Alighieri e quali aggiornamenti del cronoprogramma dei lavori ne conseguano” conclude Gianfranco Spadoni.