Forza Italia è ovviamente lieta, come tutti i ravennati assennati della vittoria del progetto DARE, ormai risalente al 2019. Si tratta di investimenti frutto di un bando che può portare a modernizzare una parte della Darsena, ferma da anni.
Tuttavia, mentre ci si appresta ad avviare un progetto che sulla carta potrebbe divenire una cattedrale nel deserto sarebbe il caso di utilizzare questa occasione per consentire alla cittadinanza di riappropriarsi del territorio, quel territorio che vive da anni di insicurezza e disagio. A nulla sono servite osservazioni, segnalazioni e proposte partite in particolare dal Consiglio Territoriale Area3.
Solo promesse e nessuna azione risolutiva da parte dell’amministrazione comunale.
Il rischio è che questo nuovo progetto, pur utile e necessario, sia perfetto per nascondere la polvere sotto al tappeto: dalla mancanza di decoro in Via Medulino, zona con molte attività commerciali ed artigianali, ma con camper e roulotte di dubbia provenienza in sosta permanente, da anni e in continua “crescita”, agli annosi problemi nel parcheggio del Pala De Andrè e nella zona del Parco Teodora, meta di nomadi e di conseguenza di insicurezza e disordine.
La percezione è che manchi la volontà di trovare soluzioni, e si pensi, con questo progetto, di dare ai cittadini “panem et circenses” mentre manca del tutto l’attenzione per la parte della Darsena nei pressi delle Via Gulli/Fiume/Grado, dove non bastano i murales, ma ci vogliono controlli severi e continui per riportare serenità e decoro, da tempo assenti.