Lunedì 15 marzo ricorre la Giornata nazionale dedicata ai disturbi alimentari rappresentata dal fiocchetto lilla quale simbolo della lotta all’anoressia e alla bulimia.
Come emerge da uno studio nazionale promosso dal Ministero della Salute, i casi di disturbi alimentari nel corso di quest’anno di pandemia sono aumentati del 30%. Per questo motivo l’associazione di volontariato ‘SulleALIdelleMENTI’, in collaborazione con il Centro per le famiglie dell’Unione della Romagna faentina e l’assessorato a Welfare, Europa e Smart City della città di Faenza, ‘accenderanno’ lo ‘scalone’ di Palazzo Manfredi, sede della Residenza Municipale, nella piazza principale della città, piazza del Popolo, una luce del colore ‘simbolo’ di questa campagna informativa per sensibilizzare la cittadinanza sui percorsi di sostegno e cura offerti dal territorio verso questo disturbo che colpisce in particolare minori e adolescenti.
Venerdì 26 marzo, alle 20.30, in modalità on line poi, alla pagina Facebook ‘CentroFamiglieUnioneRomagnaFaentina’, l’associazione ‘SulleALIdelleMENTI’, l’Ausl della Romagna, il Centro per le famiglie dell’Unione e il Comune di Faenza, presentano una conferenza dal titolo ‘Cibo, corpo e disagio: conoscerli per affrontarli’. L’obiettivo è fornire informazioni e scambiare domande e risposte sui disturbi alimentari, sul riconoscimento dei segnali caratteristici, sull’impatto nel contesto familiare e sulle risposte che il territorio offre in termini di sostegno e cura alle persone e alle famiglie. Interverranno: Giovanna Fabbri e Alessia Zaccarini psicologhe (psicologa e psicoterapeuta dell’ambulatorio DCA Unità neuropsichiatria infantile Ausl Romagna), Stella Segatori (psicologa e psicoterapeuta dell’associazione ‘SulleALIdelleMENTI’.
“Con questi appuntamenti -spiega l’assessore ai Servizi della Comuinità del Comune di Faenza, Davide Agresti- continua, da parte del nostro Centro per le famiglie, l’impegno in favore dei ragazzi della nostra comunità. Un’attenzione necessaria resa concreta affrontando e sensibilizzando su temi non scontati, come i disturbi alimentati nell’adolescenza, che possono avere una sensibile incidenza sulle vite dei più giovani. Le iniziative organizzate per il 15 e il 26 marzo vogliono quindi essere strumento, sia simbolico sia fattivo, per far luce e offrire supporto su argomenti che non devono restare tabù”.