“Eccellenza, mi è stato riferito, ricevutane conferma informale anche da addetti ai lavori, di ritardi abnormi della Motorizzazione locale nel rilascio delle patenti di guida, problema sicuramente amplificato dall’attuale stato di emergenza, ma che di fatto limita e comprime in maniera eccessiva i diritti degli utenti” afferma Alvaro Ancisi nell’esposto presentato oggi dal capogruppo di Lista per Ravenna al Prefetto di Ravenna.

“Il caso esemplare che Le sottopongo, da parte del legale dell’interessato (avvenuto con due assistiti negli ultimi quattro mesi), si riferisce ad un utente che, con patente sospesa per disposizione dell’art. 186 del Codice della Strada, ha ottenuto, in data 17 febbraio 2021, il certificato di idoneità alla guida da parte della Commissione Medica Locale di Ravenna per sei mesi. Da qui inizia l’iter burocratico per l’effettivo rilascio della patente provvisoria: preparazione di ulteriori documenti e dei bollettini di pagamento, trasmissione della patente dalla Prefettura alla Motorizzazione. Allorché essa giunge a questo Ufficio, l’utente deve prendere un appuntamento per la consegna del documento. A questo tortuoso percorso, si aggiunge l’estrema difficoltà di raggiungere telefonicamente, a questo scopo, la Motorizzazione. Per il caso in questione, il legale ha richiesto, via mail, alla sua dirigente se fosse possibile ottenere nel frattempo il rilascio di un documento provvisorio che autorizzasse la guida. Nessuna risposta” prosegue Ancisi.

“L’utente, avendo tempestato di mail l’ente, ha ottenuto l’appuntamento per il 9 marzo 2021, previo il pagamento dell’urgenza tramite un ulteriore bollettino da ritirare di persona, dovendo altrimenti aspettare fino al 25 maggio. Ha accettato questa condizione, pur senza capirne il senso, essendo in grave ritardo la Motorizzazione stessa nell’assolvimento del proprio dovere nei suoi confronti. Il ritardo si è così risolto in 20 giorni anziché in 67. L’utente del medesimo caso precedente ne aveva impiegato oltre 40. Un altro caso attuale a mia conoscenza si risolverà anch’esso a maggio” continua Ancisi.

“Da tutto ciò si ricava, in particolare, la necessità che l’utente possa ricevere, in attesa della patente provvisoria, un documento temporaneo di autorizzazione alla guida, come del resto, a quanto mi è stato riferito, avveniva non molto tempo fa, con validità 90 giorni” spiega il capogruppo di Lista per Ravenna.

“Questa situazione limita chiaramente la libertà di circolazione tutelata in Italia dall’art. 16 della Costituzione italiana. A seconda dei casi, può ledere anche altri diritti fondamentali della persona, in primis al lavoro. Non può dunque essere accettata ulteriormente come un fatto di ordinaria burocrazia tra tanti. Pare soprattutto assurdo che un ufficio pubblico debba ancora oggi essere difficilmente raggiungibile, a distanza oltreché di persona, da parte dei cittadini suoi utenti e che, a distanza di un anno dall’inizio dell’emergenza sanitaria, non si sia trovata una soluzione per implementare l’Ufficio, evidentemente deficitario di risorse umane, quanto meno. Passando – fatte le dovute proporzioni – dal piano amministrativo a quello penale, un ritardo così prolungato nel rilascio del documento di guida si può equiparare alla scarcerazione di un detenuto che ha espiato la sua pena eseguita a distanza di tempo dalla disposizione giudiziaria” dichiara Ancisi.

“Eccellenza, la Prefettura, di cui Lei è a capo, svolge meritoriamente (dal sito del Ministero dell’Interno) “sul territorio un’azione propulsiva, di indirizzo, di mediazione sociale e di intervento, di consulenza e di collaborazione… in tutti i campi del ‘fare amministrazione’, in esecuzione di norme o secondo prassi consolidate, promuovendo il processo di semplificazione delle stesse procedure amministrative”. È sulla base di questa considerazione che Le chiedo di intervenire, riguardo alle disfunzioni di cui sopra in carico alla Motorizzazione locale, su un procedimento amministrativo di cui la Prefettura stessa è parte, onde sollecitarne il superamento delle cause e degli impedimenti presso i livelli di governo e di amministrazione competenti” conclude Alvaro Ancisi.