Un uomo disposto a tutto per il denaro e con la mania del controllo. È questo il ritratto fatto ieri durante la conferenza stampa in Questura di Claudio Nanni qualche ora dopo l’arresto dell’ex marito di Ilenia Fabbri e di Pierluigi Barbieri. Per i due l’accusa è di aver orchestrato un piano per uccidere la donna: Nanni col ruolo di mandante, Barbieri il killer.
Un piano che fin da subito è apparso maldestro nella sua attenzione in alcuni particolari. Il viaggio in Lombardia per acquistare l’auto, ad esempio, secondo le accuse, sarebbe servito non solo a creare un alibi a Nanni, anche se troppo sfacciato, ma anche ad aprire la porta del garage da dove poi si è introdotto Barbieri. Come molte porte infatti, anche quella del garage di Ilenia Fabbri era caratterizzata da due serrature. Una semplice, apribile secondo i magistrati con la chiave duplicata in ferramenta. La seconda invece più complessa e per la quale i due accusati non avrebbero avuto la disponibilità della chiave. Nella ricostruzione dei magistrati, quindi, l’appuntamento con Arianna sarebbe servito soprattutto per aprire questa seconda serratura che di notte veniva costantemente chiusa.