“Per organizzare la prima fase della campagna vaccinale anti-covid fin dal mese di gennaio, la Regione Emilia-Romagna ne ha stabilito l’effettuazione in padiglioni o aree non soggette a flussi in entrata e uscita di utenti ospedalieri, indicandone i requisiti base” afferma Alvaro Ancisi, Capogruppo di Lista per Ravenna.
“Allo scopo la direzione della Progettazione e Sviluppo edilizio dell’AUSL Romagna, di stanza a Rimini e a Cesena, ha firmato un contratto con la società Metro srl, gestore del Pala de André a nome del Comune di Ravenna che ne è proprietario, per l’utilizzo di tale struttura da gennaio a marzo, ed eventualmente oltre, al prezzo di 210 mila euro più IVA, cioè 70 mila mensili. Lo ha fatto senza effettuare alcuna procedura pubblica, anche d’urgenza e semplificata, per verificare la disponibilità, alle medesime condizioni poste, scegliendo la più vantaggiosa, di altre strutture, quali, ad esempio, i cinema multiplex (come per lo più in Italia) e il Villaggio del Fanciullo, ma probabilmente altre, data la crisi immobiliare ed economica in corso.” prosegue Ancisi.
“Si è però constatato che la stessa direzione della Progettazione e Sviluppo edilizio dell’AUSL Romagna ha sottoscritto, per la zona di Rimini, lo stesso quasi identico contratto, sulla base dei medesimi presupposti, requisiti, modalità e garanzie, con il PalaFiera di Rimini, riconoscendo alla società titolare un rimborso giornaliero di 800 euro, che per gli stessi tre mesi gennaio/marzo corrisponde a 24 mila euro medi mensili e a 72.000 in tutto. A Ravenna, l’AUSL Romagna paga dunque il triplo di quanto lo stesso servizio le costi a Rimini” dichiara Ancisi.
“Al netto di poche minori incombenze particolari che a Rimini non si pongono (tutto si svolge nella vasta Hall del quartiere fieristico di Rimini, posto all’ingresso sud della via Emilia), il maggior carico sostanziale di cui deve farsi colà carico l’AUSL Romagna, lungi dal giustificare la triplicazione dei costi, sono “il servizio di pulizia, la pulizia dei servizi igienici e l’igienizzazione degli spazi concessi in uso”, facilmente assegnabili ad imprese di pulizia” continua Ancisi.
“Quanto sopra giustifica, per esigenze di trasparenza di ogni servizio pubblico, chiedere al sindaco, in quanto presidente della Conferenza territoriale socio-sanitaria, organo di indirizzo politico-amministrativo dell’AUSL Romagna, se intende acquisire risposta dalla direzione aziendale ai seguenti interrogativi, riguardanti i contratti di cui sopra:
- perché, almeno per Ravenna, non si è effettuata una procedura ad evidenza pubblica di ricerca rapida degli spazi immobiliari richiesti tra più potenziali offerte;
- quale eventuale norma di legge abbia ciò consentito, data l’entità dei costi;
- quali eventuali soluzioni alternative, puntualmente indicate, siano state in qualche modo prese in attenta e documentabile considerazione;
- a quanto ammonti l’extra costo mensile per “il servizio di pulizia, la pulizia dei servizi igienici e l’igienizzazione degli spazi concessi in uso” presso il PalaFiera di Rimini;
- quali ragioni d’interesse pubblico legittimino tuttavia l’alta differenza di costi tra Ravenna e Rimini” conclude Alvaro Ancisi.
CAMPAGNA VACCINALE ANTICOVID:
REQUISITI BASE FISSATI DALLA REGIONE
PER LE SEDI DI EFFETTUAZIONE
- facilità nel raggiungimento della sede (mezzi pubblici, presenza di parcheggio);
- sicurezza e accessibilità degli utenti, con particolare riguardo ai portatori di disabilità;
- possibilità di creare zone filtro per l’utenza per controllo temperatura e utilizzo mascherina;
- possibilità di contenere molte persone, garantendo il distanziamento fisico e di adattamento in caso di flussi rilevanti di utenza;
- prevedere/implementare una procedura per la gestione dell’emergenza sanitaria;
- presa d’atto delle procedure da attuare in caso di emergenza relative alla sede (es. dislocazione uscite di sicurezza…);
- sistemazione delle postazioni in modo tale da garantire distanziamento e rispetto della privacy;
- prevedere lo stoccaggio e/o gestione dei vaccini e farmaci anche per il mantenimento della catena del freddo;
- vie di accesso e uscita dalla struttura separati;
- presenza di servizi pubblici, separati per personale e utenza,compresi quelli dedicati a persone con disabilità.
- igienizzazione di suppellettili utilizzati durante la seduta e l’igienizzazione periodica dei servizi igienici;
- microclima indoor garantito secondo gli standard del regolamento igienico-sanitario con esclusione di ricircolo dell’aria, ove possibile.