Martedì partiranno le lettere per gli over 80 per aderire alla campagna vaccinale contro il coronavirus. Nella lettera firmata dal Presidente Stefano Bonaccini saranno contenute le informazioni per prenotare l’appuntamento per la prima somministrazione del vaccino (a partire dal 15 febbraio). La Regione Emilia-Romagna ha oggi spiegato come si evolverà la campagna vaccinale nei prossimi mesi: definite dal governo le fasce nelle quali verranno suddivise i cittadini, definite le patologie per le quali si avrà la precedenza nella vaccinazione.
Entro i primi di marzo la Regione conta di completare l’intera fase 1, finendo di vaccinare gli oltre 360 mila over 80 residenti e nelle settimane successive attivare la fase 2. Le tempistiche però per le successive fasi non sono state definite. Tutto dipenderà dai vaccini a disposizione. La speranza è quella di terminare la campagna in estate. Per accedere alla vaccinazione, alla fine la scelta è caduta sulla prenotazione, effettuabile in diverse modalità. La prenotazione avviene senza prescrizione del medico curante.
Le prossime fasi:
La seconda fase è basata su criteri anagrafici e di priorità: comprende infatti, oltre alle persone over 80 non vaccinate in precedenza, quelle in fascia d’età tra i 60 e i 79 anni (partendo dai 70-79enni a scendere), che in Emilia-Romagna sono quasi 1 milione (998 mila). E ancora: persone con comorbidità severa, immunodeficienza e/o fragilità di ogni età; gruppi sociodemografici a rischio significativamente più elevato di malattia grave o morte, personale scolastico, docente e non docente, “ad alta priorità”.
Nel caso in cui i disabili al 100% non vengano inseriti a livello nazionale in fase 1, in Emilia-Romagna saranno vaccinati in questa fase, assieme a tutte le persone con disabilità in condizioni patologiche a maggior rischio di sviluppare quadri gravi. A questo proposito, si è in attesa di indicazioni ministeriali dell’elenco delle patologie croniche da considerare a rischio.
La terza fase sarà rivolta a: insegnati e personale scolastico rimanente, lavoratori di servizi essenziali, carceri e luoghi di comunità. Infine, persone con comorbidità moderata di ogni età.
La quarta fase vedrà la campagna vaccinale estesa alla popolazione rimanente (dai 16 anni- come avviene ovunque secondo le indicazioni scientifiche – ai 59 anni).
Solo sulla base delle forniture attuali, a marzo saranno comunque già immunizzate oltre 500mila persone (per un milione di dosi somministrate) ed entro giugno tutte le persone e categorie a rischio. L’auspicio è ovviamente quello che possano essere disponibili molte più dosi, per accelerare con il programma vaccinale.