“Mi ritengo parzialmente soddisfatto della risposta dell’assessore Mammi. Il problema, in sé, è grave e occorre accelerare per ricercare una soluzione I danni all’agricoltura sono tanti e, senza caccia di selezione, gli Atc (Ambiti territoriali di caccia) sarebbero impossibilitati a continuare la loro attività”. E’ la dichiarazione del consigliere Marco Mastacchi, Rete civica, dopo la replica dell’assessore all’Agricoltura, Alessio Mammi, all’interrogazione, a risposta immediata, discussa oggi in Assemblea. L’assessore Mammi ha detto che “si sta valutando, con le prefetture, la possibilità, di consentire la caccia di selezione agli ungulati anche al di fuori del comune di residenza dei cacciatori”.
Mastacchi aveva chiesto di consentire i prelievi (cioè la caccia alla fauna selvatica) ai cacciatori di selezione, come per la caccia al cinghiale, e di spostarsi anche se risiedono in comuni con oltre i 5 mila abitanti “derogando all’orario previsto per il coprifuoco (22-5)”, relativo alle norme anti Covid; ciò in considerazione del fatto che occorre raggiungere prima il luogo di caccia e, in caso di abbattimento di un capo, recarsi ai centri di misurazione per le verifiche di legge. “La caccia di selezione- ha spiegato il consigliere di Rete civica- è esercitata in assoluta autonomia, o al massimo da due persone, con un rischio di contagio ben più basso della caccia in braccata al cinghiale, la quale non può essere effettuata per il cervo, il capriolo e il daino”.
Dal 1° gennaio, ricorda Mastacchi, è iniziato il prelievo selettivo per le femmine e i piccoli di cervo, per il capriolo e il daino, mentre prosegue la caccia ai maschi di cervo e daino e ai maschi di capriolo, otre al cinghiale in pianura.
Bloccare i cacciatori di selezione significa, ha evidenziato Mastacchi, generare “un forte danno economico per gli Atc” oltre “ai danni che si verificheranno per l’agricoltura dal momento che non saranno effettuati i prelievi programmati”, soprattutto nel periodo gennaio-marzo quando il numero di capi da abbattere è elevato.