Con una lettera inviata al Presidente Nazionale Fipe Lino Enrico Stoppani, il Presidente Confcommercio provincia di Ravenna Mauro Mambelli ha chiesto alla Federazione Nazionale che raggruppa i pubblici esercizi di farsi promotrice di una proposta di modifica a livello nazionale sui divieti per bar e ristoranti nelle zone arancioni.
Di seguito il testo della lettera.
“Le enormi difficoltà che stanno attraversando i pubblici esercizi e le prolungate restrizioni a cui sono sottoposti i nostri bar e ristoranti stanno determinando un clima di profonda preoccupazione per i prossimi mesi, molti non vedono più quella tenue luce in fondo al tunnel.
Il tuo impegno quotidiano a favore delle istanze della categoria ci conforta e l’azione di pressing della Fipe ormai da quasi un anno è costante, precisa e apprezzata dagli associati.
Purtroppo, siamo anche consapevoli che, se la situazione non migliorerà, obiettivo auspicabile da tutti ma difficilmente raggiungibile in tempi brevi, occorrono proposte che siano in grado di garantire un minimo di operatività delle nostre aziende.
A questo proposito, sarebbe opportuno proporre come Fipe, una differenziazione dei divieti previsti per bar e ristoranti in base alla colorazione delle Regioni.
In sostanza, oggi per i pe che si trovano in zona arancione o rossa non cambiano sostanzialmente le regole, mentre sarebbero opportuni divieti graduali in base alla colorazione.
Ecco allora la proposta che ti sottopongo:
- zona gialla (come ora): apertura tutti i giorni fino alle 18.00 con asporto fino alle 22.00 e delivery sempre;
- zona arancione (modifica): apertura fino alle 15.00, con asporto fino alle 22.00 e delivery sempre; chiusura nei festivi e prefestivi;
- zona rossa (come ora): chiusura totale, con asporto fino alle 22.00 e delivery sempre.
La proposta di apertura fino alle 15.00 in zona arancione consentirebbe a tutti di continuare l’attività, anche se in misura ridotta.
Tra l’altro, l’apertura fino alle 15.00 in zona arancione sarebbe di supporto anche a coloro che lavorano consentendo loro di poter usufruire del pranzo, senza particolari problemi.
Credo sia importante far passare questa logica, cioè la gradualità delle restrizioni per i pe, per poter dare un mimino di ossigeno alle nostre attività e consentire, seppur con enormi cali di fatturato, di poter restare sul mercato e continuare a lavorare”.