“Va premesso e ricordato che il progetto a cui si fa riferimento è stato giudicato il migliore a livello nazionale su 114 progetti presentati nell’ambito del bando nazionale per le rievocazioni storiche promosso dal Ministero per i beni culturali, aggiudicandosi un finanziamento di quasi 68mila euro. Un motivo d’orgoglio per il Comune di Faenza e per tutto il mondo del Palio, un’idea e un lavoro capace di superare manifestazioni più blasonate e di sviluppare attività di valorizzazione del Palio in un anno in cui purtroppo le manifestazioni erano ferme causa il covid e di dare ossigeno economico ai rioni”.
Nella nota diffusa alla stampa, la dirigente però non entra nel merito del ruolo assegnato a Tommaso Cappelli, ma si limita a descrivere le dinamiche che hanno portato alla presentazione dell’intero progetto dedicato alla promozione e alla valorizzazione del palio per partecipare al bando del Ministero per i beni culturali, bando poi vinto. Un bando che ha portato nelle casse comunali 68 mila euro. Fondi grazie ai quali il Comune potrà dare vita a diversi progetti legati alla giostra (uno di questi progetti è ad esempio l’archivio fotografico) Di fatto, la nomina di Tommaso Cappelli è successiva alla vittoria dello stesso bando. Prima della nomina di Cappelli, la comunicazione legata al mondo del palio era affidata ad altri.