Quasi 48 milioni di ore di cassa integrazione. Il rapporto della Cisl Emilia-Romagna fotografa la crisi nel mondo del lavoro romagnolo nel 2020 caratterizzato dalla crisi sanitaria dettata dal coronavirus. Fondamentali sono stati per il sindacato gli ammortizzatori sociali ed il blocco dei licenziamenti e la loro proroga fino a marzo 2021. Ora la Cisl chiede investimenti e progetti di sviluppo.
Tra gennaio e settembre 2020, la provincia romagnola con il numero più alto di ore di cassa integrazione autorizzate è stata quella di Forlì-Cesena con 18 milioni di ore, a seguire Ravenna con 15 milioni ed infine Rimini con 14 milioni.