Realizzare opere di contrasto all’attraversamento stradale della fauna selvatica, invece che piani a danno degli animali, così come richiedono le associazioni animaliste di Ravenna. Giulia Gibertoni (Misto) in un’interrogazione alla Giunta riporta il comunicato stampa diffuso dalle associazioni C.L.A.M.A. Ravenna, Animal Liberation, Cruelty Free, Italia Nostra sezione Ravenna, Lega Nazionale per la Difesa del Cane, LEIDAA Modena, Movimento Animalista Modena e Rifugio Amore Bestiale riguardo la questione dei daini selvatici e il loro attraversamento sulle strade.
Nel comunicato si riporta, innanzitutto, lo stato “del tutto inadeguato” delle recinzioni e la mancanza di ausili ecologici lungo le strade che costeggiano la pineta di Classe. Più in specifico, si rilevano a Fosso Ghiaia “reti metalliche esilissime e malmesse, con avanzi di bandelle deteriorate che in teoria avrebbero dovuto provocare solo movimenti e rumori”, recinzioni “squarciate o assenti” a Ca Acquara. E ancora, nessuna cartellonistica che indichi il Parco regionale del Delta del Po sia lungo via dei Lombardi che lungo la statale Adriatica.
Altra questione che sottolineano le associazioni riguarda l’inadeguatezza dei piani regionali. “Su 9.952 incidenti localizzati a Ravenna e a Cervia dal 2010 – scrivono nel comunicato – soltanto 8 risultano in presenza di animale e di questi solo uno è avvenuto sulla SS16”. Nonostante ciò, la Regione “sottoporrebbe comunque ad Ispra un piano di cattura e traslocazione dei daini presenti”, un piano che, secondo le associazioni, “comportando il rilascio di animali alloctoni nel territorio italiano, non potrà che avere carattere di eccezionalità per ammissione della stessa Ispra, e quindi non sarà né ripetibile né risolutivo neppure per gli anni a venire”.
Da qui la richiesta di “ascoltare le tanti voci a difesa dei daini, di attivarsi seriamente per installare recinzioni decenti e per mettere in sicurezza, a beneficio di tutti, strade che attraversano centri abitati ed un Parco naturale”.