Per non farsi trovare impreparati di fronte alla temuta seconda ondata della pandemia da coronavirus, il Comune di Faenza ha deciso di interfacciarsi con il ‘terzo settore’, il mondo del volontariato, che già durante il lockdown è stato essenziale per assicurare una serie di servizi ai faentini. È per questo che il sindaco Massimo Isola e l’assessore alle politiche sociali Davide Agresti hanno invitato le associazioni faentine per definire la costituzione di un tavolo di lavoro e ottimizzare le azioni da mettere in campo per la città ad iniziare dalle prossime settimane.
All’appuntamento nella sala del Consiglio Comunale hanno partecipato una trentina di realtà associative. L’obiettivo era quello di un confronto a tutto campo per comprendere le esigenze della cittadinanza in un momento così difficile e trovare soluzioni con azioni coordinate e di concerto con il Comune di Faenza, attraverso le centinaia di volontari.
Il sindaco Massimo Isola, nel rappresentare lo scenario della situazione che stiamo vivendo ha tracciato alcune priorità nell’azione che l’amministrazione vuol portare avanti con il terzo settore. “L’incontro -ha spiegato il sindaco- è necessario per capire in quali termini sia possibile dare risposte ai faentini durante l’emergenza, una situazione in continua evoluzione. Ogni associazione rappresenta un punto di vista della città e le sue esigenze che per noi è fondamentale approfondire. Tre sono le emergenze di fronte alle quali ci troveremo: sanitaria, economica e sociale. Su quella economica stiamo agendo varando misure straordinarie a supporto delle aziende più colpite, azioni che si affiancheranno a quelle che lo Stato concederà. L’emergenza sulla quale vorremmo incidere assieme al mondo dell’associazionismo è quella sociale”.
Il Sindaco ha poi analizzato l’impatto sulla società dell’emergenza sanitaria e delle misure che il Governo sta varando per contrastare la diffusione del virus.
“La società -continua Isola-accusa situazioni di malessere e fenomeni di disagio economico familiare che generano sconforto e, in alcuni casi, arrivano alla difficoltà ad accettare le regole del legislatore, facendo crescere i fenomeni delle piazze. È per questo che c’è la necessità di lavorare assieme per affrontare la questione sociale. Nel 2022, dopo la fase della pandemia, erediteremo uno scenario molto diverso da quello che conoscevamo, in termine fragilità, autosufficienze e trasformazione cosa che impone di dover lavorare assieme. È per questo che ci appelliamo alle comunità civili, che amano condividere la possibilità di dare risposte. Vogliamo quindi istituire un soggetto operativo che possa gestire e dare risposte, partendo dalle cose più spicciole: dal portare la spesa a casa della famiglia, all’istituzione di numeri di telefono per raccogliere preoccupazioni o dare risposte immediate ai faentini”.
A coordinare questo nuovo soggetto operativo sarà l’assessore Davide Agresti.
“I prossimi mesi -ha spiegato Agresti- ci porranno di fronte a nuove sfide mettendoci di fronte alla necessità di dare risposte sociali. È per questo che abbiamo cercato di riunire le ‘antenne’ più sensibili del territorio per costituire un tavolo operativo del terzo settore dare risposte e capire se ci sono bisogni preminenti per il tramite delle realtà associative, come già fatto in passato ad esempio piccoli servizi a supporto delle famiglie e degli anziani, per i ragazzi che si troveranno nuovamente ad affrontare la didattica a distanza, come il supporto dato dal mondo rionale. Siamo qui per sapere quali azioni poter attivare per alleggerire il carico ai faentini, risposte da mettere a sistema e poter dare così una proposta integrata alla Faenza che si appresta a vivere un inverno sicuramente difficile”.
Le associazioni hanno risposto numerose all’appello e unanime è stata la disponibilità ad ampliare i servizi che già offrono alla città.