È oramai in dirittura di arrivo il documento che traccia nuove traiettorie di sviluppo per la Bassa Romagna alla luce del mutato contesto economico e sociale indotto dalla pandemia.
Il Patto strategico per lo sviluppo economico e sociale della Bassa Romagna firmato nell’aprile del 2018 ha subito in questi mesi alcune modifiche legate alla necessità non solo di prevedere misure e azioni contingenti per contrastare l’emergenza sanitaria, ma anche per disegnare una nuova idea di futuro per il territorio duramente messo alla prova e trasformato dall’epidemia.
Dopo numerosi incontri di confronto e condivisione di nuovi scenari e strumenti da mettere in campo, che hanno visto impegnati la Giunta dell’Unione, le associazioni di categoria, gli ordini professionali, i sindacati e le scuole, il nuovo Patto sarà firmato nelle prossime settimane alla presenza della vicepresidente della Regione Emilia-Romagna Elly Schlein e dell’assessore regionale allo Sviluppo economico Vincenzo Colla.
“Siamo ormai al termine di un percorso avviato in urgenza, appena si sono comprese le dimensioni di questa pandemia – ha rimarcato la presidente Eleonora Proni -. In pochi mesi di lavoro siamo riusciti a ridefinire le strategie di sviluppo locale, confrontandoci in maniera assidua con tutte le forze economiche e sociali interessate. Crediamo che il risultato sia un documento programmatico, ma anche concreto e operativo, in quanto contiene elementi utili per trasformare in opportunità gli inevitabili cambiamenti a cui siamo sottoposti”.
“In questi mesi abbiamo cercato di costruire un piano senza perdere tempo prezioso – ha dichiarato Daniele Bassi, vicepresidente dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna con delega alle Politiche economiche -. Lo abbiamo fatto mettendo sul piatto idee anche diverse, con l’obiettivo di raggiungere un risultato il più possibile coeso e coerente con le sfide che ci attendono. È importante saper mettere in campo misure e aiuti concreti, ma questi vanno accompagnati da idee e strategie rivolte al futuro, perché il sistema possa tenere nel lungo termine non solo sul piano economico, ma anche su quello sociale. Da questo documento emerge la capacità della Bassa Romagna di fare squadra anche nei momenti più difficili”.