“In tutte e tre le Destinazioni turistiche regionali non sono previste indennità di carica. Nella Destinazione Emilia così come in quella ‘Modena e Bologna’ e in quella ‘Romagna’. Questo, in accordo con Province e Comuni capoluogo, coi quali si decise di non prevedere costi di struttura, tanto che il personale – ex dipendenti provinciali – è stato assorbito dalla Regione. Di conseguenza, è totalmente priva di fondamento l’osservazione che alla presidente della Destinazione Emilia non sia riconosciuta una indennità economica in quanto donna, una deduzione nella norma e nei fatti lontana da ogni logica”.
Così l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini, in merito alle parole della presidente della Destinazione Emilia, Natalia Maramotti, oggi su alcuni organi di informazione.
“Dopo quattro anni dall’approvazione della legge istitutiva delle Destinazioni turistiche, siamo in un percorso più complessivo di verifica della sua attuazione, anche per quanto riguarda la governance, come è buona prassi fare in questa Regione- prosegue Corsini-. È tuttavia essenziale salvaguardare, tra gli altri, anche il principio dell’economicità, tanto più in un momento di difficoltà economica come quello attuale. Il nostro impegno, già in corso, a investire maggiori risorse per un settore come quello del turismo, che più di altri ha pagato e sta pagando gli effetti della pandemia, ora più che mai deve essere rivolto agli operatori economici, alle aziende e agli esercenti. Anche lo sforzo straordinario che stiamo facendo come Regione per la promozione del territorio ha questa assoluta priorità”, chiude l’assessore.