Fiab, la Federazione Amici della Bicicletta, risponde al comunicato del Comitato No ZTL dell’ avv. Bruno Console Camprini. Camprini chiedeva un ulteriore rinvio del PUMS, il piano della mobilità sostenibile, già rinviato di diversi mesi a causa dell’emergenza sanitaria: “È desolante constatare quanta resistenza serpeggi, in certi ambienti, verso un necessario e non più procrastinabile cambiamento. Faenza deve diventare entro 10 anni una città europea, vivibile, con stringenti limiti di accesso alle auto nel centro, una città a misura di pedoni e bici, a misura di bambini. Basterebbe viaggiare un po’ Oltralpe per capire che è la norma. Ma per fortuna anche in tante città d’Italia questa consapevolezza si sta consolidando. Oppure Faenza vuole restare una città fossile, motorizzata e inquinata?
Lo spazio in città non è infinito, e non esiste alcun diritto al posto auto garantito sotto casa e davanti al negozio (nella Costituzione non è previsto e nessun sindaco è tenuto a garantirlo).
Il sindaco deve tutelare la salute pubblica e quindi limitare le auto in città. Se vogliamo dare più spazio alle bici e ai pedoni, dobbiamo toglierlo alle auto.
Faenza ha un tasso di motorizzazione altissimo, più alto della media italiana ed europea. La maggior parte dei percorsi motorizzati è sotto ai 5 km, in buona parte anche meno. Faenza è pianeggiante, il clima è mite. Siamo sicuri che le auto devono arrivare fin dentro al centro storico da ora a 10 anni? Siamo sicuri che abbiamo bisogno di nuovi parcheggi, cementificando altre aree, in un contesto di consumo di suolo già insostenibile? Per affermare il diritto ad una città con meno auto e più spazio per pedoni e ciclisti, sabato prossimo 10 ottobre ci troveremo alle 16 in Piazza del Popolo, punto di partenza per una “Biciclettata ribelle-Critical Mass” (più info nella pagina FB “Fiab Faenza”).
Fiab Faenza ritiene inoltre che non si debba prorogare il termine delle osservazioni al PUMS, visto che siamo già in abbondante ritardo. Tutti sapevamo, fin da marzo, dell’adozione del PUMS. Legambiente e Fiab hanno più volte fatto comunicati a riguardo, spiegando il PUMS. Il termine è già stato prorogato 2 volte e noi come altre associazioni abbiamo fatto le nostre osservazioni. In generale, riteniamo che il PUMS vada migliorato, non certo peggiorato. E’ un documento non particolarmente ambizioso, sicuramente da implementare, e con alcune grosse lacune. La crisi climatica e ambientale ci chiede maggiore impegno. Nel dettaglio:
- L’estensione della zona pedonale e della ZTL previste entro il 2025 non rispetta neppure gli impegni PAIR (Piano Aria Integrato Regionale, che prevedevano entro il 2020 una zona pedonale al 20% del centro storico e una ZTL al 100%). Il PUMS punta ad ottenere entro il 2030 solo il 15% di zona (quasi) pedonale (che comprende anche una zona aperta al traffico di residenti e carico scarico). Davvero poco. Invece del 100% di ZTL, come da impegni PAIR, il PUMS prevede una ZTL di appena il 70% del centro storico (invece del 100%) entro il 2025. Obiettivi poco ambiziosi. Proponiamo che entro il 2025 sia liberata dalle auto Piazza Martiri della Libertà (detta piazza delle Erbe), come previsto anche dal Piano Strategico del Centro Storico PSCS del 2008. Tale progetto di riqualificazione dovrebbe implicare una pedonalizzazione integrale, una riqualificazione, una destinazione dello spazio a scopi sociali, ricreativi, commerciali, e con funzione di adattamento ai cambiamenti climatici (alberi da frutto, orti sopraelevati, cespugli, panchine, fontane…) che renderebbe la città ancora più attraente.
- Dalla osservazione delle mappe, inoltre, la ZTL ci risulta “bucata” in più punti, ad esempio su via Mazzini e corso Saffi, (proprio davanti alla biblioteca). Chiediamo che nel PUMS, entro il 2030, venga prevista l’estensione della ZTL (vigilata da telecamere) al 100% del centro storico comprendendo anche via Mazzini e via Saffi.
- Ribadiamo con forza la necessità di creare strade scolastiche (car free) davanti a tutte le scuole, almeno nei momenti di entrata uscita dei ragazzi”.