L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ritiene necessario comunicare una serie di precisazioni al fine di rettificare e ristabilire la correttezza dei fatti rispetto ai contenuti trattati nel corso della trasmissione televisiva di Rete4 “Fuori dal Coro” dello scorso 29 settembre. In particolare, sui seguenti temi:

ARCHIVI INPS – GESTIONE DELTA
Il rapporto contrattuale tra INPS e Delta uno servizi S.p.A., operatore che gestiva gli archivi dell’INPS, è stato risolto in data 9/8/2019 e a tale data sono stati sospesi tutti i pagamenti a favore di detta società. Sono attualmente in corso più contenziosi, sia cautelari che di merito, anche con richiesta di risarcimento danni, per i reiterati inadempimenti contrattuali della Delta uno servizi S.p.A..  Ogni diversa rappresentazione dei fatti risulta dunque parziale e distorsiva.

VICENDA SOSPENSIONE DI PENSIONE
La vicenda che ha coinvolto la Sig.ra Mortellaro, cui è stata erroneamente sospesa la pensione lo scorso luglio, è stata purtroppo innescata da una erronea comunicazione di decesso pervenuta dal sistema bancario all’INPS in data 17.06.2020. Non appena ricevuta la segnalazione dell’errore, la sede INPS competente ha riattivato la procedura per ripristinare i pagamenti alla prima data utile, coincidente con il primo ottobre 2020. Siamo pienamente coscienti del disagio che la situazione ha arrecato e, pur non essendo l’Istituto la causa, porgiamo le nostre scuse alla signora.

IMMOBILI
Le scelte strategiche che hanno impatto sul patrimonio immobiliare dell’Inps sono regolamentate da provvedimenti legislativi e non sono frutto di decisioni autonome dell’Istituto. Seguono complesse manovre finanziarie, condotte negli anni, volte a ristabilire l’equilibrio dei conti pubblici anche mediante la dismissione del patrimonio immobiliare dello Stato e degli enti pubblici. L’Inps ha correttamente rispettato ed applicato tali leggi.
Riguardo all’affitto delle sedi degli uffici: negli ultimi otto anni, dopo l’integrazione INPS-INPDAP-ENPALS, la spesa sostenuta dall’Inps per locazioni si è quasi dimezzata e, laddove possibile, l’Istituto da diverso tempo sta trasformando gli immobili a reddito in immobili strumentali per i propri fini istituzionali.
In particolare per le situazioni citate nella trasmissione del 29 settembre:

Oristano
Fuorviante ed errata la ricostruzione della questione immobiliare a Oristano. La vendita del complesso immobiliare di Via Dorando Petri a Oristano, riguardava solo la Torre B, in quanto la torre A non era inserita nel piano di cartolarizzazione e il “terzo palazzo” è il corpo di collegamento tra le due torri. La terza torre, la C, non è stata oggetto di alcuna vertenza.
La cessione dell’unico immobile in questione, la Torre B, fu effettuata nel 2004 e la stima dei valori era compito del Consorzio G6. Attualmente, nella Torre A permane la direzione provinciale INPS di Oristano che, ovviamente, non versa né accantona canoni locativi.
Il Tribunale e la Corte di Appello di Roma, ad esito di un’azione legale nei confronti dell’Advisor esterno (il Consorzio G6), ha dichiarato che “solo la Torre B era stata inserita nel Piano Straordinario di Cartolarizzazione e che, conseguentemente, l’atto di compravendita e il trasferimento di proprietà non ha riguardato la Torre A”. La vicenda è attualmente pendente presso la Corte di Cassazione.

Milano
Il complesso Milano-Lachiarella era inserito tra le unità immobiliari (di seguito u.i.) a reddito ed è stato trasformato in unità immobiliare strumentale, ovvero al servizio delle attività dell’Istituto, che necessita di una bonifica ambientale delle coperture in cemento-amianto dei capannoni e sostituzione con pannelli sandwich, oltre che alle opere di adeguamento strumentale in rispetto delle normative di legge; tale bonifica potrà avere inizio solo ora, al termine della procedura di assegnazione della gara per i lavori.

Anzio
Attualmente 4 unità sono in asta, con procedimento a termine a fine ottobre. Per quanto riguarda le occupazioni abusive, sono state presentate numerose denunce e i procedimenti per la liberazione degli immobili, come noto, sono complesse e gestite da altri organi competenti, presentando anche aspetti relativi all’ordine pubblico.

Padova
Riguardo agli immobili di Padova in Via Brigata, via Tirana e via Palestro, sono stai messi all’asta complessivamente 20 unità di cui 10 sono in scadenza. Le 4 unità commerciali sono state liberate dalle occupazioni abusive e poste in asta per fine ottobre.

Pavia
A Pavia, al fine di ridurre i costi di locazione dell’attuale sede provinciale, è da tempo previsto il trasferimento di parte del personale nell’immobile di proprietà dell’Istituto in via C.Battisti 146/b mentre la restante parte sarà dislocata in altri locali, riducendo considerevolmente i costi di gestione complessivi. Inoltre, tutta la restante parte degli immobili cui si è fatto riferimento nella trasmissione, è coinvolta nelle procedure di dismissione del patrimonio immobiliare previste dalla legge.

Siamo certi che la trasmissione “Fuori dal Coro” vorrà informare il pubblico riguardo alle precisazioni e rettifiche sopra esposte con equilibrio e completezza, in modo da garantire ai cittadini una corretta e piena informazione.