La Regione Emilia-Romagna ha destinato al territorio bassoromagnolo quasi 544mila euro finalizzati all’abbattimento delle rette di frequenza ai nidi e servizi educativi per la prima infanzia per l’anno educativo 2020/2021 con l’obiettivo di favorire a tutti l’accesso a esperienze di educazione e cura nei servizi educativi per la prima infanzia.
La misura sperimentale “Al nido con la Regione” è rivolta alle famiglie con Isee inferiore a 26mila euro, con bambini iscritti ai nidi del territorio.
La misura coinvolge sia i servizi gestiti dall’Unione, direttamente o indirettamente, che quelli a titolarità e gestione privata, convenzionati con l’Unione, aventi i requisiti di qualità stabiliti dalla normativa regionale.
L’Unione ha già presentato la manifestazione d’interesse alla Regione per l’adesione alla misura sperimentale ed ha definito nel 40% l’entità dell’abbattimento delle rette da applicare alle famiglie in possesso dei requisiti e le modalità di riconoscimento del beneficio alle famiglie. Si stima, sulla base dei dati dell’anno scolastico trascorso, che i beneficiari sfioreranno l’80% degli iscritti ai servizi gestiti dall’Unione, mentre sono già stati contattati anche i gestori dei servizi privati convenzionati al fine di garantire anche alle famiglie dei bambini iscritti a tali servizi la possibilità di accesso alla misura regionale.
“Con questa misura la Regione rafforza il nostro impegno e le nostre convinzioni sull’importanza di eliminare ogni ostacolo che impedisca alle famiglie e ai loro bambini di poter frequentare i servizi 0-3 anni della Bassa Romagna – sottolinea il sindaco referente per le politiche educative dell’Unione Enea Emiliani -. Abbattendo le tariffe si interviene in maniera incisiva in favore delle famiglie: un’azione necessaria, poiché la formazione già nella prima infanzia è di importanza fondamentale per lo sviluppo dei bambini”.