Sono 1.478 agenti di commercio e 420 le imprese preponenti che in provincia di Ravenna sono chiamati al voto, da giovedì 24 settembre fino a mercoledì 7 ottobre, per scegliere direttamente i nuovi vertici Enasarco, l’Ente di previdenza e assistenza degli agenti e rappresentanti di commercio. La contribuzione ad Enasarco è, per l’agente, obbligatoria come quella Inps. Enasarco eroga 112mila pensioni annue e diverse prestazioni assistenziali (dalla polizza infortuni, malattia e ricovero, ai vari tipi di contributi specifici, alle erogazioni straordinarie).
La FNAARC Confcommercio (Federazione Nazionale Associazioni Agenti e Rappresentanti di Commercio) è l’organizzazione di categoria degli agenti e rappresentanti di commercio più rappresentativa ed è punto di riferimento della categoria da oltre 70 anni. Con l’obiettivo di sviluppare un progetto solido e sostenibile per il rinnovamento di Enasarco, è stata costituita la coalizione Enasarco del futuro (lista n. 3) insieme a Confcommercio, Confindustria, Confcooperative e CNA. Insieme, come insieme versiamo in egual misura i contributi per la nostra pensione, quella degli Agenti di Commercio e Consulenti Finanziari.
Il programma di “Enasarco del futuro” è costruito attorno a cinque grandi temi: pensione (la garanzia della sostenibilità per il tuo domani), welfare (la garanzia di assistenza e servizi), giovani (la garanzia di uno sviluppo per tutti), innovazione (la garanzia di servizi più accessibili e moderni), Italia (la garanzia di investimenti nell’economia.
Si può votare dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18 e il sabato e la domenica dalle 9 alle 20. L’agente di commercio esprime un voto. L’impresa esprime un voto a seconda del numero di agenti a disposizione. Sia agli agenti che alle imprese, per votare, occorre necessariamente uno smartphone. All’agente occorre il codice fiscale o il codice Enasarco e il certificato elettorale inviato da Enasarco via Pec o raccomandata a/r. All’azienda codice fiscale/partita Iva e certificato elettorale inviato da Enasarco via Pec o raccomandata a/r.
Il Presidente di Fnaarc Confcommercio provincia di Ravenna Enrico Berardi lancia un appello a tutti gli agenti commercio e alle imprese preponenti per il voto per il rinnovo dell’Enasarco.
“Grazie a Enasarco del futuro possiamo esprimere tutta la forza necessaria a garantire il presente e il futuro degli agenti di commercio e dei consulenti finanziari. Parlare di sfide del futuro non è una banale formula retorica. Viviamo in un mondo in cui la tecnologia e la globalizzazione generano non solo opportunità ma anche fenomeni di mercato molto pericolosi per chi, come agenti di commercio e consulenti finanziari, quel mercato lo ha creato e lo tiene in piedi ogni giorno.
Pensiamo al commercio elettronico e alle piattaforme per il trading on line, fenomeni globali che vanno regolamentati con grande attenzione e vanno presidiati soprattutto da chi, come Enasarco, deve garantire il futuro dei suoi iscritti.
Pensiamo all’emergenza sanitaria del Coronavirus, che apparso dal nulla in poche settimane ha stravolto le vite e le prospettive di centinaia di migliaia di famiglie, paralizzando per mesi il lavoro di agenti di commercio e consulenti finanziari.
L’impegno di Enasarco del futuro è quello di garantire agli agenti di commercio e ai consulenti finanziari la sicurezza della loro pensione, un welfare rinnovato, più moderno e più ricco di nuovi servizi di assistenza sanitaria, nuove agevolazioni per il loro lavoro e programmi avanzati di formazione e riqualificazione professionale. Un impegno che coinvolge i giovani, che punta a una Enasarco più moderna e accessibile e che guarda alla crescita dell’economia italiana, da cui dipende il nostro futuro e quello delle nostre famiglie.
Proprio per questo, nei giorni scorsi, Fnaarc-Confcommercio ha scritto al ministro Catalfo per sollecitare l’autorizzazione all’erogazione dell’anticipo Firr (Fondo di indennità fine rapporto), agli iscritti Enasarco. Nella lettera si ricorda quanto la categoria sia stata “ferocemente impattata dall’emergenza Covid e dimenticata dalla politica: per il blocco forzato nel periodo del lockdown, per la contrazione dei consumi e per la loro migrazione verso il commercio elettronico, per l’impossibilità di ricorrere alla cassa integrazione”. “Come se tutto ciò non bastasse, va aggiunta l’impossibilità per molti di accedere al contributo a fondo perduto di 1.000 euro previsto dal decreto Rilancio, in quanto nel provvedimento governativo non è stato considerato che il differimento del pagamento delle provvigioni ha reso impossibile documentare il calo di fatturato per il periodo previsto, nonostante proprio in quel periodo la stragrande maggioranza degli agenti di commercio e dei promotori finanziari registrava un crollo delle proprie attività”.
La Fondazione Enasarco, per contribuire a far fronte al gravissimo stato di crisi in cui versa la categoria, ha deliberato la possibilità per gli iscritti di richiedere un anticipo del proprio Firr destinando allo scopo la cifra complessiva di 450 milioni di euro (erogabili in 3 tranche, al fine di non compromettere la sostenibilità della stessa fondazione) e ha già attivato gli strumenti operativi. Enasarco è pronta a erogare gli anticipi è però necessaria l’autorizzazione da parte del ministro, autorizzazione che è stata richiesta dalla fondazione Enasarco in data 10 luglio 2020 e a tutt’oggi non pervenuta”.