La giunta del Comune di Ravenna, in una delibera approvata nei giorni scorsi, propone al Comitato di monitoraggio della presidenza del Consiglio dei ministri la rimodulazione del progetto “Ravenna in Darsena – il mare in piazza”, chiedendo di reindirizzare parte dei fondi che il cosiddetto Bando periferie ha assegnato ad alcuni dei 12 interventi ammessi ai finanziamenti nel 2018.
Al Comitato di monitoraggio, in particolare, si chiede di poter utilizzare 2 milioni e 22mila euro per il prolungamento della passeggiata lungo il canale Candiano, il cui primo tratto, inaugurato nel luglio scorso, è molto apprezzato da cittadini e turisti dimostrando, fin dalla sua entrata in funzione, una grande efficacia nel raggiungimento degli obiettivi del progetto di rigenerazione della Darsena. Significherebbe poter aggiungere un tratto molto più lungo agli attuali 280 metri. Se sarà concesso anche l’utilizzo di un milione di euro, a suo tempo assegnato al recupero dell’edificio di archeologia industriale noto come “sigarone”, sarà possibile completare l’intera passeggiata fino al ponte mobile.
Dalla sottoscrizione della convenzione tra la presidenza del Consiglio dei ministri e il Comune di Ravenna nella primavera del 2018, sono stati realizzati totalmente o in parte diversi degli interventi programmati ed altri sono in corso di costruzione, ma è emerso solo ora, su esplicita domanda dell’Amministrazione comunale al Comitato di monitoraggio, l’obbligo della piena applicazione del Codice dei contratti pubblici anche per i soggetti privati e ciò ha generato un cambio di scenario. Alcuni di loro, per la complessità e per gli stretti vincoli dei bandi pubblici, non risultano più interessati a proseguire nella realizzazione dei progetti, mentre altri hanno deciso di non attendere la risposta da Roma finanziando interamente gli interventi di propria competenza.
Da qui la possibilità di ottenere che parte di quei finanziamenti del Bando periferie siano utilizzati per il completamento della passerella, un ulteriore stimolo verso la completa trasformazione della Darsena nel luogo partecipato, attrattivo e sicuro che tutta la città desidera.