In questi giorni molti genitori hanno appreso che nel Comune di Ravenna non sarà possibile eseguire le attività di post-scuola alla materna come negli anni passati a causa delle nuove normative per arginare la diffusione del coronavirus che al momento impediscono di raggruppare bambini appartenenti a classi diverse. Una decisione che arriva a pochi giorni dall’inizio della scuola e che ha mandato su tutte le furie diversi genitori, non tanto per la scelta in sé, quanto appunto per la tempistica. Il dopo-scuola infatti è un servizio fondamentale per le famiglie dove entrambi i genitori lavorano e dove non è possibile rivolgersi all’aiuto di parenti e amici.
Sul tema ha depositato un’interrogazione al sindaco in vista del prossimo consiglio comunale Alberto Ancarani, capogruppo di Forza Italia:
“Nella giornata di giovedi 10 settembre i genitori dei bambini di fascia 3-6 anni hanno appreso che l’interpretazione della regione Emilia Romagna sulle norme anticovid va nella direzione di non rendere possibile il post-scuola materna pomeridiano; è nota la posizione del Comune di Ravenna che ha tentato di interpretare in maniera meno restrittiva tali norme, a differenza della regione.
Una simile situazione costringe i genitori a chiedere permessi o ad assumere baby sitter che non possono permettersi e mette nel disagio moltissime famiglie, si pensi a quelle monogenitoriali, già in forte affanno anche alla luce della comunicazione tutt’altro che tempestiva rispetto a questa decisione.
Per quanto la decisione sia regionale il ritardo nella comunicazione definitiva da parte del comune è molto forte e dunque appare necessario che il comune studi modalità per sopperire al danno e ai problemi che essa comporta.
La soluzione più idonea appare quella di appositi voucher baby sitter da erogare da parte del Comune il quale potrebbe poi agire nei confronti della regione, peraltro amica, al fine di vedersi ristorate le risorse necessarie”