Il nuovo emendamento legato al settore oil&gas presentato dal Movimento 5 Stelle al decreto Semplificazioni ha attirato le critiche dei sindacati. Cgil e Cisl, con le loro sezioni dedicate al comparto energia, hanno ventilato il rischio di perdita di decine di migliaia posti di lavoro e sudditanza energetica dagli Stati esteri. Sempre secondo i sindacati sarebbero a rischio gli impianti di Ravenna, Gela e della Val d’Agri con un impatto che colpirebbe 20 mila persone, calcolando l’intero indotto. Secondo i sindacati si tratta di un accanimento miope e sciagurato. Da qui la richiesta al Governo per evitare il blocco delle trivellazioni nei distretti energetici.