E’ un Michele Busa in forma e fiducioso di ben figurare ai prossimi appuntamenti in corsia.
L’atleta di punta del Centro Sub Nuoto Club 2000, che ha continuato ad allenarsi in acqua per quasi tutto il tempo dell’emergenza sanitaria e dal 25 maggio assieme a tutti gli altri nuotatori della società di Faenza, ha puntato il mirino sul prestigioso 57esimo Trofeo internazionale “Sette Colli” in programma dall’11 al 13 agosto allo Stadio del Nuoto del Foro Italico a Roma, valido anche come Campionato italiano Assoluto, ma prima vuole portare a casa qualche medaglia al Campionato Regionale di Categoria in vasca lunga (C.R.C.V.L.) 2019-2020 che si svolgerà a Riccione mercoledì 29, giovedì 30 e venerdì 31 luglio per quanto riguarda il concentramento romagnolo.
“Al ‘Sette Colli’ gareggerò nei 50 metri farfalla, nei 50 dorso e nei 100 farfalla – precisa il nuotatore che compirà 19 anni il prossimo 21 agosto e che anche nella stagione 2020-2021 sarà nella categoria Cadetti -; in quei quattro giorni sarò da solo a rappresentare la mia società e anche la mia città: per questo intendo presentarmi al meglio per dare il massimo”.
Al Regionale Busa sarà in corsia nei 50 metri stile libero, farfalla e dorso e nei 100 farfalla.
“A Riccione ci saremo tutti per fare dei buoni risultati – dice Michele -: sono contento che finalmente si possano fare delle gare, perché ci siamo allenati tanto, in particolare Gaia Gionta e Massimo Resta, oltre a me. Noi tre siamo rimasti senza scendere in acqua solo un mese perché abbiamo avuto la possibilità di anticipare i tempi come atleti di livello nazionale. Nel periodo in cui non si poteva fare nulla io ho svolto degli esercizi proposti da coach Marco Fregnani, però rimanere fermo un mese non mi ha fatto bene, sia a livello fisico, sia a livello prestazionale in vasca. Ero cresciuto un po’ di peso, ma ora sono a posto. A livello di sensibilità in piscina, il rientro è stato un po’ traumatico, anche perché io non avevo mai trascorso un mese senza toccare l’acqua, da sempre”.
Regionali e “Sette Colli” rischiano di essere gli unici appuntamenti da qui a ottobre, sempre in attesa di capire come sarà la stagione sportiva 2020-2021 degli sport acquatici italiani, per cui Michele Busa potrebbe anche “sfogarsi” con la pallanuoto.
“Sono fiducioso e carico, perché la competitività è uno stimolo, però in questo periodo niente pallanuoto per me, anche perché fino a dieci giorni fa non era consentito l’uso della palla e tuttora mi risulta che non si possano montare le porte – spiega -. Per me significherebbe giocare a pallanuoto per nuotare, quindi tanto vale nuotare in corsia”.
Fra i prossimi impegni di Busa ci sarà quello con la scuola, da studente dell’Istituto tecnico statale “Alfredo Oriani” di Faenza.
“Dovrò affrontare l’ultimo anno, poi l’esame di Stato per diplomarmi – conclude Michele -. Sarà un ritorno sicuramente strano quello del 14 settembre anche se non sono preoccupato; non ho ancora capito come dovremo rientrare: spero di essere assieme a tutti i miei compagni e che la classe non venga divisa in due, perché io sono molto socievole e non vorrei ritrovarmi con la metà delle persone con cui chiacchierare”.