Le delibere sulla tassa dei rifiuti TARI per le attività economiche colpite dalle chiusure e limitazioni dovute all’emergenza coronavirus che i Comuni della Bassa Romagna stanno per adottare entro la fine di luglio vanno certamente nella direzione richiesta di tener conto dei periodi di inattività e ridotta attività delle imprese.
Aggiungere un 10% di risorse proprie al 10% derivante dalla riduzione del piano economico finanziario è uno sforzo importante messo in campo dai Comuni della Bassa Romagna che consentirà di alleggerire, in modo differenziato fra le diverse categorie di attività e secondo uno schema condiviso da tutti i Comuni della provincia di Ravenna, il peso di una tassa, la TARI, che incide fortemente sui bilanci delle imprese.
Un ulteriore aspetto positivo è rappresentato dalla suddivisione della riscossione della TARI 2020 in due rate, una a fine settembre e l’altra a metà dicembre, evitando così di concentrare tutto in una unica rata a dicembre come previsto invece da altri Comuni della provincia.
La diminuzione media del 20% viene però solo in parte incontro alla richiesta di azzeramento/riduzione della TARI per i periodi di inattività e ridotta attività delle imprese avanzata dalle Associazioni di categoria, prova ne sia che in territori contigui, come i Comuni di Ravenna e Faenza sono state previste riduzioni maggiori, il 45% a Ravenna e in misura probabilmente sopra il 30% a Faenza.
Chiediamo di conseguenza all’Unione dei Comuni e a tutti i Comuni della Bassa Romagna un forte impegno per reperire ulteriori risorse senza sacrificare gli investimenti in tempo utile, la data limite stabilita dalla legge è il 30 settembre, in modo da deliberare un ulteriore abbattimento che tenga conto in modo pieno della sostanziale diminuzione della produzione dei rifiuti da parte delle imprese nel corso del 2020.
Questa la posizione delle Associazioni d’Impresa del Commercio, dell’Artigianato, dell’Industria, della Cooperazione e dell’Agricoltura, CIA, CNA, Coldiretti, Confagricoltura, Confartigianato, Confcommercio, Confcooperative, Confesercenti, Confimi, Confindustria, Legacoop, riunite nel tavolo dell’imprenditoria della Bassa Romagna in merito alle delibere sulla TARI in corso di approvazione da parte dei Comuni della Bassa Romagna.