Si è svolto ieri pomeriggio (16 luglio) in Prefettura l’incontro richiesto da SGB, finalizzato a trovare soluzioni alla vertenza dei lavoratori di Sovia, società che opera in appalto all’interno dello stabilimento di Marcegaglia di Ravenna.
Come SGB vogliamo anzitutto ringraziare la Prefettura ed in particolare il Capo di Gabinetto del Prefetto per avere reso possibile il confronto con la società Sovia, che a tutte le nostre precedenti richieste si era resa indisponibile.
Nell’incontro abbiamo posto due pregiudiziali, che sono state i motivi dello sciopero dei lavoratori lo scorso 2 di luglio. Due questioni che abbiamo ritenuto non trattabili perché attinenti al rispetto delle leggi e alla garanzia delle libertà costituzionali, e per questo non disponibili alla contrattazione fra le parti.
Come abbiamo denunciato nello sciopero, Sovia sottrae ai propri dipendenti il 10% della retribuzione. Lo fa utilizzando una norma riservata alle cooperative in stato di crisi e Sovia non è in stato di crisi ed è di fatto una “falsa” cooperativa. La deroga peggiorativa del trattamento economico ai lavoratori rappresenta quindi un abuso della legge, che abbiamo chiesto di rimuovere.
Allo stesso modo abbiamo denunciato l’allontanamento di alcuni lavoratori a tempo determinato accusati di avere spinto i lavoratori ad organizzarsi con SGB, che Sovia ha rimpiazzato con assunzioni clientelari a favore del sindacato, per il quale la stessa azienda si preoccupa di raccogliere adesioni.
Condotta che Sovia ha confermato in Prefettura presentando, in modo sfacciato, quale parte della delegazione di parte datoriale, il rappresentante sindacale della FLMU-CUB. Di fatto un vero e proprio sindacato di comodo che lo Statuto dei lavoratori vieta. Il rappresentante sindacale è stato poi fatto allontanare dall’incontro, anche su invito del Capo di Gabinetto del Prefetto.
Da tempo non ci stupiamo più della spudoratezza dei padroni che pensano di potere violare norme, diritti sindacali, restando impuniti; non possiamo però rimanere scandalizzati dalla condotta vergognosa di un sindacato che si presta ad essere il sindacato di “comodo” del padrone.
Nell’incontro Sovia non si è resa disponibile a rimuovere quelle condotte che denunciamo come illegittime (furto del 10% dello stipendio, discriminazioni sindacali). Per questa ragione non abbiamo potuto che annunciare la ripresa della nostra iniziativa di lotta.
SGB aveva già in programma una iniziativa per il 22 di luglio in cui denunciare le tante situazioni in cui il sistema degli appalti, non solo nelle aziende private, toglie diritti e salario ai lavoratori: come negli appalti del Comune per gli educatori, negli appalti di Hera e negli appalti in Marcegaglia e nella logistica.
Speravamo in quella occasione di potere riferire dell’esito positivo dell’incontro con Sovia; così non sarà.
Per questo lanciamo un appello alle forse sindacali, sociali e politiche perché alla manifestazione del 22 luglio più forte siano gridate le ragioni dei lavoratori della Sovia: contro il “furto” del salario, contro le discriminazioni di chi lotta per i propri diritti.