Una cerimonia breve ma piena di emotività quella che si è tenuta ieri presso l’Hospice “Villa Adalgisa” di Ravenna, struttura conosciuta in tutta la Romagna e non solo per l’eccellenza delle cure palliative che somministra. È stato infatti inaugurato il quadro di “Cicci Longo”, al secolo Adalgisa Mazzacani, nota in tutta la città bizantina per l’attività di volontariato svolta a favore dell’Istituto Oncologico Romagnolo e dei malati. Il dipinto è stato affisso all’ingresso della struttura di accoglienza quale benvenuto per tutti i pazienti che vi accedono e per i famigliari che li accompagnano: un sorriso in più, oltre a quello dei volontari IOR che da sempre si occupano del front office, in un momento sicuramente delicato del percorso di cura, visto che come noto in Hospice vengono assistite quelle persone per cui la guarigione non rappresenta più un’opzione percorribile.
«Adalgisa è stata responsabile della nostra sede di Ravenna dalla sua nascita fino al 2010, anno in cui questa splendida volontaria purtroppo ci ha lasciato – ha affermato nel corso della cerimonia Mario Pretolani, che ha raccolto il testimone proprio da “Cicci Longo” – la sua attività rappresenta in pieno l’anima e la missione con cui l’Istituto Oncologico Romagnolo è stato fondato, ovvero quella di offrire aiuto e sollievo a malati che, come ricordava sempre il nostro fondatore, prof. Dino Amadori, fino a qualche decennio fa erano un po’ abbandonati a loro stessi, essendo a quei tempi molto più complicato gestirne il decorso. Oggi sappiamo che di tumore si guarisce: e anche per quelle persone per cui la guarigione non è più possibile si può fare molto, in termini di qualità di vita e di cura. Questo ci ha insegnato l’esempio di Adalgisa e questo ci insegna ogni giorno l’attività dell’Hospice a lei dedicata. Sfortunatamente “Cicci” è venuta a mancare prima di poter vedere sorgere una struttura che lei ha fortemente voluto e contribuito a creare: il nostro compito è quello di mantenerne vivo il ricordo. In questo senso il quadro che verrà messo all’ingresso dell’Hospice ci permetterà, almeno simbolicamente, di farle proseguire quell’attività al fianco dei malati più fragili che ha svolto per tutta la sua vita».
Il dipinto è stato realizzato da Livio Fantinelli, barbiere storico di Ravenna la cui bottega sorgeva proprio accanto alla Libreria Longo. Il rapporto che legava Livio a “Cicci” l’ha convinto a realizzarne un ritratto da donare proprio all’Hospice dedicato all’amica. «Mi piace definirmi un autodidatta, che si occupa di pittura a tempo perso – ha rivelato l’autore durante la cerimonia – dal 2005, assieme ad alcuni amici, realizziamo l’evento “Ravenna incontra l’arte in via Diaz”, che si inserisce all’interno delle iniziative svolte per “Ravenna bella di sera” ogni venerdì e il cui ricavato viene sempre devoluto all’Istituto Oncologico Romagnolo, in ricordo proprio di Adalgisa. Quest’anno ho voluto fare qualcosa in più: ho ritratto “Cicci” per come la ricordavo. Mi sembrava giusto mostrare a chi entra in Hospice l’aspetto della persona a cui quella struttura è dedicata e che più di tutti ha contribuito alla sua nascita».
Alla cerimonia era presente anche l’Assessore alla Cultura di Ravenna, la dott.ssa Elsa Signorino, che ha ricordato “Cicci Longo” come «un personaggio di spessore, con un cuore grande: il suo abbinamento con l’attività dello IOR dava quel tocco di famigliarità che è in seguito entrato nel vivere comune». Non sono mancati anche gli interventi di Alfio Longo, figlio di Adalgisa, che ha affermato come l’Istituto Oncologico Romagnolo fosse parte preponderante dei pensieri e dell’attività di sua madre nella quotidianità, e la dott.ssa Sara Ori, Direttrice Sanitaria dell’Hospice.