Una scelta condivisa dei Sindaci dei Comuni della nostra provincia, che l’hanno più volte evidenziata sugli organi d’informazione e sui vari social come una “scelta fortemente voluta vista la situazione di assoluta emergenza per effetto dell’epidemia da Covid 19 e determinata dall’assenza di una normativa nazionale che rinviasse il termine di pagamento dell’IMU”.
Presi in contropiede dalla risoluzione del MEF di martedì 9 (e resa pubblica il 10 giugno), che sottolinea come la parte dell’IMU riservata dallo Stato può essere prorogata solo dal Ministero, hanno comunque confermato l’opportunità alle piccole e medie imprese artigiane e non, che hanno immobili classificati con la lettera D, di differire il termine di pagamento al 16 ottobre senza che stesse possano incorrere alle sanzioni per il ritardo dei pagamenti.
Appare chiaro a tutti che questo intervento del MEF è a dir poco discutibile e in controtendenza con le dichiarazioni pubbliche fatte dal Governo di attenzione alle aziende di produzione e non fanno altro che creare incertezza e confusione.
Quanto determinato e confermato dai Sindaci della nostra provincia da la riprova di come gli amministratori locali mantengano gli impegni presi; e questo è un valore aggiunto.
In molti talk show la politica mette come priorità urgente per la ripresa dell’economia, lo snellimento della burocrazia, speriamo che quanto accaduto sia l’eccezione che confermi la regola di un impegno concreto in questa direzione.