Si allenano tutti quanti dallo scorso 25 maggio, finalmente in vasca dopo settimane di un tenersi in forma limitato prima all’isolamento poi insieme a distanza sull’erba del parco, ma con loro non c’è ancora un elemento basilare: la palla. Che per il calcio rotola da giorni negli allenamenti e da venerdì prossimo in partite ufficiali.
E’ la situazione dei pallanuotisti del Centro Sub Nuoto Club 2000 che quotidianamente si impegnano per rimanere in forma e mantenere dimestichezza con gli schemi di gioco nella piscina di Via Marozza, deputata ad ospitare gli atleti della società di Faenza e, al mattino, qualche “amatore” infreddolito che si tiene alla larga dalla vasca all’aperto.
“Ci atteniamo scrupolosamente ai protocolli sanitari emanati dal Governo e dalla Regione per quanto riguarda i centri sportivi natatori – spiega coach Massimiliano Moretti -: l’utilizzo della palla pertanto non ci è ancora consentito. E’ una situazione che pesa ai ragazzi che sono stati e sono bravi nel seguire con attenzione i programmi di allenamento, cosa che vale per i grandi e per gli elementi delle tre formazioni giovanili, ma fare pallanuoto senza la palla è demoralizzante”.
Nelle piscine comunali di Faenza gestite dalla Nuova Co.G.I.Sport. è tutto in ordine in tema di prevenzione sanitaria dal Coronavirus sia per gli atleti sia per il pubblico. Stupisce che non sia stato considerato che una palla di plastica immersa nell’acqua clorata della piscina è sanificata, perché il cloro elimina batteri e virus.
“I ragazzi e i genitori sono tranquilli dal punto di vista della prevenzione – aggiunge Moretti -; ora non ci resta che sperare nell’emanazione di nuove disposizioni nazionali che ci consentano di fare qualche partita, perché ormai la stagione sportiva si è chiusa anche se non lo è ancora stata dichiarata ufficialmente. Tra una decina di giorni i più giovani saranno impegnati nei ‘camp’ estivi, mentre gli altri continueranno ad allenarsi anche se con meno intensità”.
“Spiace che lo sport di squadra della nostra società abbia questa penalizzazione aggiuntiva dopo tre mesi di blocco – commenta Antonio Marcelli, presidente del Centro Sub Nuoto -: i nostri team di pallanuoto ci avevano regalato, tra l’altro, un bell’inizio di stagione, prima dello stop alle attività sportive”.
Marcelli si dice soddisfatto di come sia stato accolto il suo appello di una settimana fa a quanti che all’inizio di marzo si sono visti sospendere i corsi. “Avevamo chiesto a coloro i quali non necessitano di recuperare la propria quota di unirsi al gruppo di chi sostiene la Società semplicemente non inoltrando la richiesta, o inoltrandola parzialmente – spiega -. Devo dire che finora sono pervenuti pochi moduli ‘Richiesta voucher per corsi non effettuati durante la stagione sportiva 2019-20′ per il recupero della parte non goduta, a dimostrazione che è stata compresa l’entità del problema economico causatoci da tre mesi di fermo