Prosegue e si estende a tutti gli Istituti professionali emiliano-romagnoli l’offerta formativa per qualificare gli operatori socio-sanitari. Questo in seguito ai risultati registrati grazie all’Intesa, che avrà durata quinquennale a partire dalle classi terze dell’anno scolastico 2020/2021, siglata la scorsa estate tra Regione e l’Ufficio Scolastico regionale. Un accordo che permette agli Istituti professionali dell’Emilia-Romagna a indirizzo “Servizi per la sanità e l’assistenza sociale” di rilasciare ai propri studenti, al termine del percorso di studi, anche la qualifica professionale di Operatore socio-sanitario (Oss).
Così la Regione ha deciso di confermare l’interesse e l’impegno a perseguire le finalità della sperimentazione e la volontà di far diventare questa opportunità sistema permanente dell’offerta formativa degli Istituti Professionali, che potranno ora aderivi senza alcun limite numerico delle classi attivabili.
“Nata con la finalità principale di ampliare le prospettive occupazionali degli studenti degli Istituti professionali dell’Emilia-Romagna questa iniziativa– ha dichiarato l’assessore regionale alla Formazione professionale e Lavoro, Vincenzo Colla– diventa ora un ulteriore concreto contributo per rispondere alla crescente domanda di personale qualificato da parte delle strutture sanitarie e socio-assistenziali del nostro territorio, in questo difficile periodo di emergenza causata dal Coronavirus”.
Il Protocollo d’intesa, siglato il 2 agosto scorso, dà continuità al precedente realizzato nel 2015, che ha dato il via ad una sperimentazione che ha coinvolto 14 istituzioni scolastiche del territorio, che hanno potuto avviare attività per il rilascio della qualifica di Oss limitatamente ad alcune classi. La sperimentazione ha dato i primi risultati nel 2018, quando 202 ragazze e ragazzi neo-diplomati hanno ottenuto a seguito di un esame anche la qualifica professionale di Oss. Nel 2019 i qualificati sono stati 197 unità.