Tre giorni di dibattiti, confronti e gare sulla scuola del futuro, quella immaginata, desiderata e progettata dai suoi principali fruitori: gli studenti. Questa è stata #ScuolaFutura, la prima maratona online della scuola italiana, all’insegna dell’innovazione, che ha visto confrontarsi, in 72 ore di gare e 2 hackathon, 250 “velocisti dell’innovazione”, studentesse e studenti di 41 scuole provenienti da 60 città italiane, suddivisi in 27 squadre. In quattro di queste squadre hanno partecipato due studenti – Enrico Capozzi e Francesco Marrazzo – e due studentesse – Letizia Mazzetti e Inna Sargov – del Liceo Artistico Nervi-Severini, che è stato organizzatore di un’edizione di #FuturaItalia nel maggio 2019. I quattro ravennati, frequentanti il quarto anno di diversi indirizzi, coordinati dalla professoressa Luana Vacchi, hanno lavorato, suddivisi in team, con studenti di altre città italiane sui temi: Spazi, Relazioni e Didattica.
Ancora una volta questa piattaforma di accelerazione verso il futuro dedicata alla scuola italiana, in risposta all’attuazione del Piano Nazionale Scuola Digitale, ha funzionato. La modalità on line ha risposto al distanziamento fisico, ma l’entusiasmo e la collaborazione per raggiungere un obiettivo comune hanno annullato il distanziamento sociale.
“Oggi comincia una tre giorni davvero speciale – ha sottolineato durante la cerimonia d’apertura la Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina – Una gara di idee in cui voi, ragazze, ragazzi, metterete nero su bianco le vostre proposte per la scuola che verrà”. Queste parole hanno dato il via alla maratona di idee, che è andata avanti senza interruzioni dal 18 maggio fino al 20 maggio 2020.
I ragazzi partecipanti sono stati accompagnati durante la fase progettuale dai loro mentor, studenti che si sono già distinti nelle precedenti edizioni, e nel salto finale dalla campionessa olimpica Larissa Iapichino, incoraggiati dall’astronauta italiano Paolo Nespoli, sostenuti dalle note di Gabbani e Mr rain.
I progetti selezionati in finale hanno risposto a quattro criteri: coerenza, innovazione, fattibilità.
Sul podio dei team vincitori, al secondo posto torna anche il liceo artistico Nervi-Severini, già presente nelle rose dei vincitori in altri Hackathon, con lo studente Francesco Marrazzo, che insieme al suo gruppo ha ideato Speak Out, un progetto innovativo che ha posto in primo piano le emozioni.
Per ulteriori informazioni o per conoscere l’esperienza dei ragazzi, potete scrivere a questa email.