Compie cento anni La Petrolifera Italo Rumena (PIR)

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Una storia industriale centenaria che lega vicende imprenditoriali e vicende famigliari, sullo sfondo delle grandi tragedie del Novecento e dei progressi del terzo millennio. Nata nel 1920, per lanciare uno scambio commerciale tra il petrolio rumeno e i tessuti italiani, l’azienda La Petrolifera Italo Rumena compie quest’anno cento anni di vita, confermandosi una delle più solide realtà industriali nel settore dello stoccaggio, movimentazione e distribuzione di rinfuse liquide e prodotti solidi sia sfusi che confezionati.

Un pezzo di storia dell’economia ravennate, dove è insediata fin dalle origini, in località Porto Corsini, e dell’economia italiana. Ma anche un esempio di capitalismo famigliare illuminato, fatto di spirito imprenditoriale, di coraggio e di lungimiranza nell’affrontare fasi difficili e dolorose – il fascismo, la seconda guerra mondiale, la persecuzione degli ebrei – senza mai gettare la spugna, cogliendo le opportunità date prima dalla ricostruzione e poi dalle diversificazioni offerte dai tempi nuovi: dal petrolio al deposito chimico, per arrivare alla logistica integrata e al biodiesel, all’immobiliare e, infine, all’internazionalizzazione – con gli insediamenti in Albania e in Tunisia – e al gas naturale liquefatto.

Il Gruppo PIR oggi

Da cent’anni la PIR è guidata dalla famiglia Ottolenghi. Partendo da Cesare, coinvolto fin dall’avvio de La Petrolifera Italo Rumena subito dopo la Grande Guerra insieme ad alcuni soci rumeni – che poi abbandonarono la società -, alla quarta generazione della famiglia, rappresentata da Guido Ottolenghi.

Oggi le aziende del Gruppo PIR, tutte attive nell’ambito della logistica portuale, operano con successo in varie aree del Mediterraneo. Del Gruppo fanno parte i terminal PIR, Petra e Docks Cereali (con altri soci) a Ravenna, il terminal Superba a Genova, il terminal PIA (La Petroliera Italo Albanese) a Valona in Albania e il terminal SSTC (con altri soci) a Zarzis in Tunisa. Tutti insieme movimentano più di 5 milioni di tonnellate di merci l’anno.

La PIR ha investito anche in altri campi quali il progetto che ha portato al magnifico recupero e restauro della storica Villa Pliniana del 1573, uno degli edifici residenziali più suggestivi e amati del lago di Como.

Con 840.000 metri cubi di capacità per liquidi e 270 dipendenti, oggi il Gruppo PIR continua a pianificare nuovi progetti di espansione nella logistica e nella distribuzione in tutta l’area del Mediterraneo come la costruzione del primo deposito costiero in Italia di Gas Naturale Liquefatto nel porto di Ravenna.

Il libro “Il Merito dei Padri”

280 pagine da leggere tutte d’un fiato. Per ripercorrere anche la storia dell’Italia e dell’Europa attraverso una saga industriale e famigliare che inizia due anni dopo la fine della Grande Guerra. Con “Il merito dei padri. Storia della Petrolifera Italo Rumena, 1920-2020”, pubblicato dalla casa editrice Il Mulino, il Gruppo PIR festeggia il suo primo centenario. Gli autori, Tito Menzani, Emilio e Guido Ottolenghi, ricostruiscono le vicende dell’azienda dalla nascita ai giorni nostri, senza tralasciare gli anni bui del fascismo e delle persecuzioni razziali, quando la famiglia Ottolenghi, di religione ebraica, fu costretta a nascondersi tra la fine del 1943 e l’aprile del 1944, a Cotignola, nel Ravennate, protetta dall’intero paese insieme ad altre famiglie ebree e dal commissario prefettizio: un caso unico in Italia. Il libro, con la prefazione di Ricardo Franco Levi, è il frutto di una ricerca storica durata sei anni e intreccia tante storie. Controluce, seguendo il cammino del capostipite e dei suoi figli e nipoti, possiamo conoscere la storia di Ravenna e del suo importante porto commerciale, la storia economica dell’Italia, quella dei settori petrolifero, logistico, chimico e bancario, le vicende e le tragedie della seconda guerra mondiale. Ma intravediamo anche gli anni pieni di speranza della ricostruzione e del boom economico, degli ampliamenti del Gruppo e delle crisi petrolifere. Fino ad arrivare alle più recenti e ultime tappe di un programma di espansione che il Gruppo ha sempre pensato e realizzato con lungimiranza. Fino a incrociare l’altra faccia de La Petrolifera Italo Rumena, quella del legame col territorio, con la consapevolezza che le aziende partecipano a creare una comunità e quando possono se ne devono sentire parte stabile. Questa idea di attenzione alle persone, all’istruzione e alla cultura, che nella famiglia Ottolenghi, generazione dopo generazione, non è mai venuta meno, ha portato a sostenere l’asilo di Marina di Ravenna fin dagli anni Trenta, a favorirvi l’apertura della prima farmacia e il collegamento con l’acquedotto, a far realizzare la via Baiona a proprie spese nel 1950 circa, ad aiutare con continuità tanti progetti, anche negli altri territori in cui opera.