Le biblioteche della provincia di Ravenna non hanno mai interrotto, neppure nelle fasi più acute della diffusione del coronavirus, la propria attività sociale e culturale per la comunità provinciale.
Grazie all’impegno di tutti i lavoratori, alla Rete bibliotecaria provinciale e agli importanti investimenti compiuti sul digitale dagli enti locali e dalla Regione Emilia-Romagna, le nostre biblioteche hanno continuato, anche nella cosiddetta Fase 1, a fornire apprezzati servizi on line e, in diversi casi, a offrire ai propri utenti un servizio di prestito di libri a domicilio grazie alla preziosa collaborazione del volontariato.
A seguito dell’ordinanza regionale che ha reso possibile dal 4 maggio la riapertura, nel pieno rispetto delle condizioni di sicurezza, del servizio di prestito e restituzione dei volumi, diverse biblioteche del territorio provinciale, grazie a un impegno straordinario degli enti locali, dei direttori e di tutto il personale, si sono dotate, in tempi rapidissimi, dei protocolli di sicurezza e dei dispositivi necessari e hanno sperimentato, anche in forme innovative e inedite, il servizio di prestito su prenotazione e di restituzione dei volumi disponibili, un servizio che è stato molto apprezzato dagli utenti, che forse mai come in questo periodo hanno manifestato il bisogno della lettura.
Con l’ultimo DPCM del Governo che ha sancito il pieno dispiegarsi della Fase 2 e con la definitiva approvazione delle linee guida nazionali e dei protocolli di sicurezza della Regione Emilia-Romagna e dell’IBC, condivisi con le organizzazioni sindacali e le strutture sanitarie preposte, il “gruppo provinciale biblioteche” riunitosi il 15 maggio ha preso atto che da oggi, lunedì 18 maggio, tutte le biblioteche del territorio dalle più grandi (Classense e Oriani di Ravenna, Trisi di Lugo, Manfrediana di Faenza) alle altre biblioteche comunali fino a quelle decentrate nelle frazioni saranno in grado di offrire ai propri utenti il servizio organizzato di prenotazione e restituzione con orari e modalità diversificate reperibili sui siti delle biblioteche stesse o dei Comuni.
Ovunque i servizi riapriranno nelle condizioni di massima sicurezza per tutti i lavoratori e per gli utenti grazie alla predisposizione di modalità organizzative precise, a locali idonei, sanificati e areati, alla dotazione di DPI adeguati, all’applicazione puntuale dei protocolli per la “quarantena” dei libri e del materiale multimediale restituito (dai 5 ai 9 giorni a seconda dei casi). Tali misure sono facilitate dal potenziamento dei servizi telematici della Rete bibliotecaria provinciale, con riferimento ad esempio alla prenotazione on line dei prestiti su appuntamento.
Nel contempo la Provincia di Ravenna ha deciso di investire ulteriormente sulle piattaforme di risorse digitali a beneficio di tutte le biblioteche del territorio, ampliando in maniera significativa l’offerta di titoli di ebook e audiolibri accessibili da casa, nell’intento di soddisfare il crescente interesse da parte dell’utenza, avvalendosi anche di nuove risorse messe a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna.
“Sono scelte – hanno detto gli Amministratori del gruppo Nicola Pasi consigliere provinciale, il sindaco Riccardo Francone di Bagnara di Romagna, il vicesindaco di Faenza Massimo Isola e l’assessore alla Cultura del Comune di Ravenna Elsa Signorino – che hanno un alto valore sociale e culturale per i cittadini di ogni età e anche un valore simbolico come segno di graduale ritorno alla normalità dopo la pandemia e la lunga fase di isolamento a cui siamo stati tutti costretti per contrastare il rischio di diffusione del virus. Continueremo a lavorare intensamente, con forte spirito unitario e con uno stretto rapporto con la Regione Emilia-Romagna, la AUSL e le organizzazioni sociali, per consentire, nei tempi più celeri previsti dalle normative e nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza, di riaprire, con gradualità, i diversi e molteplici servizi che le nostre biblioteche forniscono ai cittadini, fino alla piena fruibilità del nostro straordinario patrimonio bibliotecario”.