Si è riunito ieri, martedì 12 maggio, in video conferenza, il Tavolo per lo Sviluppo economico dell’Unione della Romagna faentina per il fare il punto della situazione in tempo di emergenza sanitaria. Oltre ai sindaci Malpezzi di Faenza, Briccolani di Solarolo, Nicolardi di Riolo Terme, erano presenti i rappresentanti delle associazioni del commercio, dell’artigianato, del mondo industriale, agricolo, cooperativo e delle organizzazioni sindacali.
Le oltre due ore di confronto sono state introdotte dal presidente dell’Unione Giovanni Malpezzi che ha analizzato il contesto generale, fornendo dati e numeri relativi alla situazione epidemiologica e sanitaria, alle misure di prevenzione vigenti, l’erogazione di buoni spesa e aiuti alimentari, per poi entrare nel merito delle proposte più specifiche riguardanti la tassazione locale e le misure di sostegno a famiglie e imprese.
Tutti hanno condiviso la forte preoccupazione per la tenuta del tessuto sociale ed economico ed espresso piena consapevolezza di come occorra mettere in campo tutte le azioni possibili, ordinarie e straordinarie, per far fronte alla crisi.
Nonostante il Governo non abbia ancora definito di quali spazi finanziari e di quali risorse potranno usufruire gli enti locali, l’indirizzo unanime è l’azzeramento di tutti i tributi locali – tosap, tari e imposta sulla pubblicità – e dei canoni di locazione e di concessione di proprietà comunali, durante tutto il periodo di inattività delle aziende e delle imprese. Per quanto riguarda l’IMU, il cui gettito è in quota parte destinato allo Stato, occorrerà invece attendere le decisioni governative. Le scadenze di pagamento dei tributi locali, già slittate al 30 giugno eccetto l’IMU, saranno molto probabilmente oggetto di ulteriori proroghe e di una semplificazione delle procedure di accesso alla rateizzazione.
Massima disponibilità da parte dei Comuni, per quanto possibile, alla sburocratizzazione delle pratiche amministrative, a vantaggio di cittadini e imprese.
È stata discussa anche la possibilità introdotta dal Comune di Ravenna di erogare un prestito di mille euro a tutti i cittadini titolari dei benefici previsti dal decreto Cura Italia (cassa integrazione e bonus) da quest’ultimi non ancora materialmente incassati. La proposta verrà discussa nella giornata di domani dalla Giunta dell’Unione della Romagna faentina, previa verifica della sua sostenibilità tecnica ed economica.
Via libera anche ad un contributo straordinario di oltre 200mila euro ai Consorzi Fidi per agevolare le imprese nell’accesso al credito.
Per quanto riguarda i servizi socio-sanitari per i disabili e i servizi educativi per le famiglie, come nidi d’infanzia e CRE estivi, è stata fornita una panoramica sui tavoli di confronto specifici aperti con la Regione Emilia-Romagna e la Provincia da una parte e i gestori dall’altra. Si tratta di un lavoro in divenire, in attesa, da parte della Regione, delle risorse per determinare l’azzeramento delle rette alle famiglie e i contributi di sostegno ai gestori per i periodi di lockdown. Si è anche in attesa di ricevere le linee guida indispensabili per una riorganizzazione dei servizi che garantisca una ripartenza in totale sicurezza sanitaria del personale e degli utenti.
Infine è stato concordato di affidare ad una azienda specializzata nella gestione di informazioni ed elaborazioni di banche dati, uno studio specifico che consenta di verificare e monitorare gli effetti economici e sociali dell’emergenza covid-19 sul territorio della Romagna faentina.