Facciamo riferimento a notizie apparse sui siti internet e ad alcuni articoli di stampa in merito alle notizie di furti di danaro contenuto nelle cassette delle offerte nelle camere ardenti presso la camera mortuaria di Ravenna.
La scorsa settimana si è constatata in due circostanze l’effrazione di una cassetta contenente offerte, posizionata presso una camera ardente. I furti sono avvenuti tutti di giorno durante l’apertura al pubblico delle camere ardenti.
Azimut S.p.a. ha presentato immediata denuncia alle Autorità, alle quali sono state fornite tutte le informazioni disponibili, riguardo ai due episodi ed al terzo avvenuto il 10.05.2020 riferito negli articoli sopracitati.
L’area peraltro è coperta da diverse telecamere le cui immagini sono state immediatamente rese disponibili agli inquirenti.
Non è stata data comunicazione pubblica degli eventi da parte di Azimut, doverosamente, in quanto erano in corso indagini da parte delle Autorità.
Le cassette contenenti le offerte sono una prassi fornita dalle imprese di pompe funebri alle famiglie, non essendo in alcun modo prevista da parte di Azimut S.p.a. la loro custodia. Sono infatti presenti da anni in ogni camerino, cartelli con cui l’azienda avverte di non lasciare incustodite le cassette contenenti le offerte.
Non avendo il personale Azimut poteri di intervento in materia, evidenzieremo a Comune di Ravenna ed Azienda Usl la situazione perché siano valutati eventuali provvedimenti che dispongano specifiche misure preventive. Nell’immediato è stata disposta la chiusura di accesso laterale, come misura momentanea, connessa anche allo sviluppo delle indagini in corso (potendo comunque assicurare l’accesso di persone con disabilità, chiamando a supporto il nostro personale).
Vogliamo peraltro rammentare che il personale di camera mortuaria è impegnato da mesi in un’attività essenziale per l’emergenza Covid -19, attività di evidente criticità che impone massima attenzione ai fini della tutela della sicurezza e della salute, propria e pubblica.
In alcuni articoli di stampa è contenuta l’affermazione: “Che il luogo sia meta frequente di ruberie è ben noto agli operatori delle pompe funebri, nonché al gestore Azimut, tanto che perfino i tavolini delle offerte sono stati incardinati nel muro a fianco”.
Tali gravi affermazioni non hanno alcun fondamento.
Non risultano infatti conosciute ad Azimut S.p.a. anomalie al di fuori dei recenti eventi sopracitati, risalendo qualche situazione vagamente similare soltanto a molti anni fa.
Quanto al fatto che i “tavolini delle offerte sono stati incardinati nel muro a fianco”, l’intervento si è reso necessario, banalmente, per evitane impropri spostamenti.
Per quanto riguarda lo stato complessivo dei locali, vi è consapevolezza della necessità di interventi di manutenzione straordinaria in capo al proprietario Azienda Usl della Romagna, nell’ambito della sua attività programmatoria. Situazioni segnalate contingenti di piccola manutenzione sono state comunque effettuate, con l’impegno a mantenere monitorato il livello manutentivo e le condizioni generali, così come la manutenzione dell’area verde immediatamente esterna alle camere ardenti.
Fornite tali doverose informazioni sui compiti di Azimut, riteniamo evidente che in momenti così delicati non possa essere considerata come priorità la vigilanza di tali cassette, né dovrebbe essere necessario.
Vogliamo da ultimo rivolgerci ai familiari dei defunti che hanno dovuto subire le conseguenze di un atto così riprovevole in un momento di forte tensione emotiva, esprimendo la nostra vicinanza e solidarietà.
Date le circostanze, come segno simbolico di vicinanza, riteniamo di disporre una donazione ad una associazione benefica o altra similare destinazione, sulla base dei desideri espressi dai familiari.