“Sono stati mesi durissimi per tutti, tragici per tante famiglie, di fronte alla più grave pandemia degli ultimi 100 anni. Sarebbe sciocco pensare che ormai l’emergenza è alle nostre spalle, ma dobbiamo trovare un modo di garantire una prima ripresa in sicurezza, senza perdere di vista l’obiettivo principale: proteggere la salute, prima di tutto il resto. Da ieri, grazie alla riduzione dell’andamento dei contagi, il Governo ha avviato la cosiddetta Fase 2, per favorire una progressiva ripresa delle attività economiche, del lavoro e della stessa vita sociale in una condizione in cui il Coronavirus si è attenuato ma non è ancora definitivamente sconfitto” afferma Articolo Uno – Coordinamento Provinciale di Ravenna. 

“In provincia di Ravenna abbiamo affrontato la sfida degli scorsi mesi con forte coesione, con grande responsabilità e con straordinarie prove da parte di tutto il personale sanitario e delle tante lavoratrici e lavoratori, che anche durante la fase dell’emergenza più acuta hanno assicurato le prestazioni fondamentali per tutta la popolazione. Quasi il 50% delle attività produttive della provincia non si sono mai fermate, perché legate a filiere essenziali. Nonostante questo i dati epidemiologici sono stati migliori rispetto alle altre province del nord del Paese. Un risultato che testimonia il grande senso di responsabilità individuale e collettiva del nostro sistema produttivo e dei nostri concittadini e che ci fa ben sperare per i giorni che verranno in futurocontinua Articolo Uno. 

“Nonostante questi numeri incoraggianti a livello locale, la nostra economia, l’occupazione e i redditi di lavoratori dipendenti e autonomi e di tante piccole e medi imprese sono stati duramente colpiti e necessitano di interventi urgenti, in parte già attivati, da parte dell’Unione Europea del Governo nazionale, di Regioni ed Enti Locali. Servono soldi e liquidità immediati a imprese e lavoratori, come sa bene il Governo che sta concertando con il sistema bancario l’anticipo delle risorse per gli ammortizzatori sociali, ma che deve trovare disponibilità anche nella facilità di erogare credito da parte degli istituti locali, perché possano essere strumento capillare di sostegno e protezione per piccole e medie imprese del nostro territorio” afferma Articolo Uno. 

“Bene hanno fatto Regione, la Provincia di Ravenna e i Comuni a dar vita a Tavoli di Lavoro per la Fase 2 con forze economiche, sociali, autorità sanitarie ed esperti, per affrontare al meglio e con il massimo di consenso questa fase che ci auguriamo porti in poche settimane alla riapertura in sicurezza di tutte le attività fondamentali del nostro territorio, dal Porto all’industria, dal commercio all’artigianato al turismo e alle attività professionali” prosegue Articolo Uno. 

“Come Articolo Uno, espressione di una sinistra moderna, di governo, socialista ed ecologista, siamo impegnati nel Governo, in Parlamento, in Regione e nel nostro territorio provinciale per sostenere questa sfida e per affermare nel concreto alcuni principi concreti e fondamentali:

–      Nessuno deve essere lasciato indietro. Chiediamo forti interventi di solidarietà verso le fasce più fragili, un uso combinato degli ammortizzatori sociali, di un reddito di emergenza e della liquidità per le imprese, per consentire di superare la fase più dura della crisi e per evitare un restringimento strutturale del tessuto delle nostre imprese e dell’occupazione. 

–      Occorre rafforzare e ripensare l’insieme delle strutture sanitarie pubbliche, dagli Ospedali ai servizi territoriali, aumentando il personale medico e paramedico e garantendo una rete territoriale diffusa, più resistente alle minacce pandemiche e più vicina ai cittadini. 

–      È necessario riattivare al più presto i servizi sociali fondamentali a supporto della vita sociale, delle famiglie e delle donne: i servizi educativi per l’infanzia, i servizi sociali per disabili e anziani. Non sono solo strumenti fondamentali di redistribuzione, ma anche gli argini più efficaci per non arretrare di mezzo secolo sulle conquiste sui diritti e per l’uguaglianza di genere.

–      Per uscire il più rapidamente possibile dalla recessione, assicurando una ripresa qualificata, è necessario promuovere investimenti pubblici e privati in settori fondamentali: l’innovazione tecnologica a partire dalla diffusione delle tecnologie digitali, la ricerca tecnico-scientifica in ogni campo, l’ambiente, la salute, l’istruzione di ogni ordine e grado, la rete dei trasporti pubblici e delle infrastrutture, la modernizzazione della pubblica amministrazione.

–      Lo sviluppo che vogliamo costruire per i prossimi anni in provincia di Ravenna deve basarsi su un’economia più forte, moderna e competitiva, su una società più giusta ed equa, che protegga i più deboli e sappia creare nuove opportunità di crescita e sviluppo. Serve un nuovo e più avanzato rapporto tra uomo e ambiente, all’altezza della sfida rappresentata dai cambiamenti climatici in atto” continua Articolo Uno. 

“In questi due mesi anche la politica ha vissuto una fase di sospensione, giustamente assorbita dall’amministrazione dell’emergenza, che ha garantito alla nostra Provincia una risposta alla pandemia coordinata e capace di limitare gli impatti sulla salute dei cittadini dei nostri Comuni. Oggi è necessaria anche per la politica una “Fase 2″: una nuova riflessione su come convivere con gli effetti a lungo termine di questa pandemia, su come un centrosinistra moderno possa essere capace di interpretare i nuovi bisogni sanitari, economici, sociali e ambientali. L’epidemia da coronavirus ci consegna una società più fragile, che ha BISOGNO DI PROTEZIONE per immaginare una traiettoria di futuro che sia più equa e sostenibile, per il lavoro, la società e l’ambiente. Siamo convinti che insieme sapremo trovare queste risposte per il nostro futuro” conclude Articolo Uno Ravenna.