Gianni Casadei, Presidente Federalberghi Ascom Cervia, prende posizione a seguito delle recenti interviste rilasciate dall’Assessore al Turismo della Regione Emilia Romagna Andrea Corsini riguardanti le prospettive sulla stagione turistica in arrivo – fortemente gravata dalle conseguenze sociali ed economiche a causa della diffusione del Covid-19.
Gianni Casadei, presidente Federalberghi Ascom Cervia ha commentato «Il sistema alberghiero Cervese, così come quello regionale, è perfettamente consapevole di avere la responsabilità di garantire l’intera filiera turistica: negozi, bar, gelaterie, piadinerie, tabaccherie, parrucchiere, estetiste, stabilimenti balneari, fornitori e non ultimi i dipendenti stagionali, solo per citare alcuni esempi. Gli albergatori lo hanno sempre fatto e non si tireranno indietro neppure di fronte a questa emergenza tanto grave quanto ignota e indecifrabile negli sviluppi e nelle conseguenze.
Abbiamo la professionalità e le capacità necessarie per far fronte a tutte le nuove disposizioni normative che inevitabilmente investiranno il nostro settore. Però una cosa la dobbiamo chiare subito. Le disposizioni e le norme dovranno essere scritte a 4 mani fra chi ha la giusta necessità di garantire la salute pubblica e chi sarà chiamato a metterle in campo. È una condizione necessaria e fondamentale perché capita, che le normative, siano spesso giuste solo in teoria ma difficili se non impossibili nell’attuazione pratica.
Troveremo le soluzioni tecniche e finanziarie per affrontare ad una stagione che definire compromessa significa essere ottimisti. Ci esporremo inevitabilmente al rischio di ospitare per giorni o settimane persone che potrebbero risultare positive al covid-19 durante il loro soggiorno o immediatamente dopo il loro rientro a casa.
È prudente immaginare questo scenario e capire anticipatamente quali saranno le conseguenze. Non possiamo in alcun modo pensare di esporre le nostre aziende a rischi di eventuali cause civili e/o penali nel malaugurato caso in cui, si verificasse questa circostanza. Quindi, o si trovano gli strumenti legislativi per tutelare le imprese alberghiere scongiurando l’eventualità di essere trascinati in tribunale da cliente o dipendenti oppure è difficile immaginare l’assunzione di un rischio tanto oneroso da parte della categoria.
Leggo già notizie di possibili class-action nei confronti dei colleghi altoatesini.
Considero fondamentale l’istituzione di un fondo di garanzia certo e capiente, su base regionale o nazionale, in grado di intervenire economicamente a sostegno di ogni azienda che si dovesse trovare coinvolta in una situazione simile.
Impossibile al momento fare previsioni sullo sviluppo della situazione, ma stabilire sin da ora e condividere le nuove regole del gioco e il perimetro delle responsabilità è fondamentale per mettere la categoria nella condizione di orientarsi in questo nuovo scenario.
Certo della collaborazione e delle capacità sin ora dimostrate dalla giunta regionale auspico un rapido ritorno a condizioni di semi normalità che ci consentano di affrontare la prossima stagione turistica con il sorriso che ci ha sempre contraddistinto».