Ridotte le richieste ai centri antivolenza. Linea Rosa: “Abbiamo adottato nuove modalità di ascolto, ma siamo preoccupate”

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Si è notevolmente ridotta l’attività delle volontarie dei centri antiviolenza della provincia di Ravenna durante queste settimane caratterizzate dall’isolamento dovuto al coronavirus. Un calo che preoccupa le associazioni nate sul territorio per offrire protezione alle donne vittime di violenza. Il rischio è che molte situazioni di violenza domestica possano degenerare a causa della convivenza forzata. E d’altronde la stessa coabitazione forzata è diventata per molte un ostacolo insormontabile per chiedere aiuto o consiglio agli stessi centri.