Continua la riorganizzazione dell’ospedale di Lugo, scelto dalla Regione Emilia-Romagna, in accordo con l’Ausl Romagna, come Covid Hospital per affrontare l’emergenza Coronavirus a integrazione dell’ospedale di Ravenna.
Oltre alla organizzazione di reparti e posti letto, una particolare attenzione viene rivolta anche al personale sanitario. In questi giorni sono infatti stati assegnati all’ospedale Umberto I alcuni dipendenti dell’Ausl che lavorano nell’area del bolognese. Il personale darà sostegno a quello già presente nella struttura.
Il personale sarà ospitato in alcune strutture lughesi e il loro pernottamento in città sarà interamente sostenuto dalla raccolta fondi lanciata nei giorni scorsi dagli studenti del Liceo e del Polo Tecnico Professionale di Lugo.
“Tutte le istituzioni si stanno muovendo con grande senso di responsabilità per far fronte a questa grave situazione di emergenza – dichiara il sindaco di Lugo Davide Ranalli -. Fin da subito il Comune e l’Unione della Bassa Romagna si sono attivati, insieme alla Regione e all’Ausl, per dare il proprio contributo nel combattere questa difficile battaglia. Di fianco alle istituzioni ci sono poi i cittadini, una meravigliosa comunità che in questi giorni abbiamo sempre sentito vicino e che ha fatto sentire il suo sostegno con diverse raccolte fondi. Tra queste c’è quella degli studenti lughesi, il cui ricavato, oltre che per il sostegno della struttura ospedaliera, sarà usato anche per gli alloggi del personale in arrivo in città. Senso della comunità e altruismo sono valori fondamentali e il fatto che in questa occasione siano stati dimostrati dalle nostre giovani generazioni ci riempie d’orgoglio. Grazie a tutti i ragazzi, e non solo, che hanno voluto dare il loro sostegno”.