Prenderà avvio in questi giorni la fase di sperimentazione delle body camera per un ristretto numero di agenti della Polizia locale che le indosseranno sulle proprie divise.
Si tratta di un progetto che il comando di Polizia locale ritiene opportuno avviare al fine di aumentare ulteriormente la sicurezza e la professionalità degli interventi attraverso una fase sperimentale di tre mesi, con agenti debitamente formati e addestrati all’utilizzo di queste strumentazioni di nuovissima generazione, appartenenti alla Sezione pronto intervento dell’Ufficio polizia giudiziaria e pronto intervento.
“La sperimentazione, già annunciata diversi mesi fa – commenta il vicesindaco Eugenio Fusignani, con delega alla Sicurezza e alla Polizia locale – è frutto del riconoscimento della qualità dell’azione amministrativa che abbiamo messo in campo in materia di politiche sulla sicurezza. Questi sono i fatti concreti. Mi preme evidenziare come questa sperimentazione si renda quanto mai opportuna in questi giorni, perché consentirà agli agenti una maggiore incisività durante i controlli per il rispetto delle ordinanze, al fine di contrastare e rallentare la diffusione del Coronavirus, che rappresentano uno dei più validi strumenti a tutela della comunità. In particolare l’utilizzo delle bodycam aumenterà la sicurezza personale degli operatori abilitati, condizione fondamentale perché sia garantita la sicurezza di territori e cittadini”.
Le body camera sono dodici e sono state messe a disposizione in comodato gratuito da Axon, azienda leader mondiale nel settore, che ha valutato il Comune di Ravenna particolarmente meritevole, alla luce del conferimento del premio Anci Sicurezza urbana 2018 al comando di Polizia locale, nonché per la sua efficiente struttura organizzativa che permetterà di sviluppare un progetto qualitativamente significativo.
La funzione principale delle body camera è quella di riprendere gli interventi classificabili come “complessi” o “ad alto impatto”, registrando in modo particolare ciò che l’operatore stesso vede e sente durante le fasi concitate dell’intervento.
Le registrazioni fonografiche e audiovisive rappresentano, ad oggi, la più oggettiva e affidabile forma di ricostruzione della realtà, tanto da contribuire in maniera significativa all’affermazione dei principi di buon andamento e imparzialità dell’amministrazione. Le registrazioni verranno effettuate ogni qual volta gli operatori riscontreranno che vi siano i presupposti in grado di legittimare l’utilizzo delle body camera, ritenendo che potrebbero ragionevolmente produrre un considerevole “effetto deterrente” alla commissione di atti illeciti, con indubbi riflessi positivi sulle condizioni di sicurezza dei cittadini e degli stessi agenti rispetto ai rischi specifici correlati alle attività svolte.
Numerose ricerche condotte negli Stati Uniti d’America o nel Regno Unito testimoniano gli effetti positivi dell’impiego delle body camera da parte degli operatori di polizia, in quanto sia i cittadini sia gli operatori di polizia sono maggiormente portati a mantenere un comportamento corretto, equilibrato e il più possibile rispettoso delle norme.
Gli studi sviluppati sull’argomento hanno evidenziato come l’utilizzo di tali strumenti debba essere necessariamente preceduto a livello temporale da una fase di sperimentazione per farne accettare l’utilizzo ad operatori e cittadinanza e testarne l’efficacia.
La collaborazione con Axon potrà portare anche a una sperimentazione dell’impiego del Taser, previsto dall’articolo 19 del decreto-legge 113/2018, coordinato con la legge di conversione 132/2018, nel momento in cui saranno state espletate tutte le procedure giuridico regolamentari previste per la dotazione e l’impiego in via sperimentale di due armi comuni ad impulso elettrico.