Tra il 18 e il 22 febbraio è stata sviluppata l’operazione complessa regionale mirata all’incremento della vigilanza sulla filiera della pesca marittima, denominata “BLUE WAVE”, a tutela delle norme di settore comunitarie e nazionali per un maggior contrasto alle diverse forme illecite, le quali cagionano anche discapito ai soggetti regolari.
In detto periodo tutti i Comandi della Guardia Costiera ricadenti nella regione, hanno implementato le rispettive attività di polizia marittima, sotto il coordinamento dell’8° Centro Controllo Area Pesca (8° CCAP), operante in seno alla Direzione Marittima dell’Emilia-Romagna, retta dal Capitano di Vascello (CP) Giuseppe Sciarrone.
Sono stati dunque programmati ed eseguiti appositi controlli ed ispezioni in mare, in porto e nell’entroterra, per prevenire e reprimere gli illeciti sulla cattura, sulla commercializzazione e somministrazione del pescato, inoltre nell’ulteriore periodo dal 24 al 28 febbraio è stata sviluppata una analoga attività con la presenza in sede di un ispettore della Croazia al seguito dei militari dipendenti, in base all’accordo di reciproco scambio fondato su di un piano di ispezione congiunto JDP (Joint Deployment Plan), espressamente previsto dall’Agenzia comunitaria per il controllo della pesca EFCA (European Fisheries Control Agency).
Nel corso dell’operazione “BLUE WAVE” non è stata trascurata neanche l’effettuazione di controlli presso i centri di manipolazione e preparazione delle mense scolastiche, ospedaliere e similari, per cui sono stati 14 ispezionati specifici esercizi, onde fugare anche il rischio di frodi in commercio e nelle pubbliche forniture attinenti i prodotti ittici freschi e conservati, senza comunque rilevare irregolarità di sorta in materia.
Complessivamente sono state effettuate: 96 ispezioni, 203 controlli, 21 le sanzioni amministrative elevate per un ammontare di oltre 50 mila euro, 13 i sequestri totali, con oltre 600 kg di prodotto ittico ritirato e 4 attrezzi di pesca irregolari sottratti ai fini della confisca, nel corso dei quali uno di questi ha fortunatamente consentito anche la pronta liberazione in mare di un esemplare di tartaruga caretta-caretta ancora vivo, accidentalmente impigliata nelle reti, specie che si rammenta risulta essere protetta dalla Convenzione Int.le di Washington e dalla Direttiva CE Habitat, poiché a rischio estinzione.
Quotidianamente sono stati impiegate nell’operazione 10 autopattuglie, 8 motovedette in mare, un elicottero proveniente dalla Base Aeromobili della Guardia Costiera di Pescara.
Le principali sanzioni afferiscono la carente informazione/etichettatura, l’inesatta provenienza del pescato, la violazione delle norme attinenti la documentazione commerciale giustificativa ed i piani di autocontrollo alimentare nonchè la cessione di prodotto catturato in difformità alle norme nazionali e comunitarie prefissate a tutela del depauperamento degli specifici stock ittici.
A conclusione delle impegnativa attività posta in essere il Direttore Marittimo dell’Emilia-Romagna assicura che proseguirà il consolidato e doveroso impegno istituzionale teso a reprimere i fenomeni illegali di cattura e commercializzazione di prodotti ittici alimentari, a tutela delle risorse ittiche, dei lavoratori onesti e della salute del consumatore, quale espressa mission assegnata dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali anche alla luce dei lusinghieri risultati conseguiti nella fattispecie, i quali hanno ampiamente soddisfatto le aspettative del rappresentante dell’Agenzia Europea per il controllo della pesca EFCA, in termini di peculiare competenza e specializzazione dei militari dipendenti.