<<Nel solo mese di gennaio nella città di Ravenna per ben 12 giorni è stato superato il livello di emissioni di polveri sottili oltre i 50 microgrammi al metro cubo d’aria.
L’allerta smog ha fatto scattare le misure emergenziali: stop alle vetture diesel euro 4, al massimo 19 gradi in case, uffici e negozi, al massimo 17 gradi in fabbriche e laboratori di artigiani e anche divieto di sosta con motore acceso per tutti i veicoli>> commenta Michele Distaso di Sinistra per Ravenna.
<<Pensiamo che queste siano misure utili e necessarie ma ancora limitate e pure limitanti, considerando soprattutto il fatto che la fonte primaria di propagazione di polveri sottili è la combustione di legna e biomasse del riscaldamento domestico, che contribuisce per il 60% all’emissione di queste famigerate Pm10>> afferma Michele Distaso.
<<Esistono caldaie di ultima generazione che riescono ad abbattere le emissioni fino all’80% ed esistono anche gli Ecobonus per l’acquisto di questi impianti anche per il 2020 ma quali sono gli strumenti di controllo che la nostra amministrazione può mettere in atto per monitorare lo stato degli impianti di riscaldamento?>> s’interroga Michele Distaso.
<<Questo è l’oggetto della nostra interrogazione depositata nei giorni scorsi in Consiglio Comunale e che presto riceverà risposta>> conclude Distaso.