Accompagnata dalle note degli studenti delle Carchidio-Strocchi, Faenza ha ricordato nel Giorno della Memoria le tragedie dovute all’introduzione delle leggi razziali in Italia e lo sterminio perpetrato dai nazisti nei confronti di ebrei e minoranze politiche ed etniche. La cerimonia si è tenuta come ogni anno al tempietto della memoria sul lungofiume Amalia Fleischer, il percorso voluto per ricordare tutti coloro che da Faenza vennero deportati ai campi di concentramento senza più farvi ritorno. Ma per ricordare anche coloro che, ebrei, s’impegnarono per la liberazione della città costruendo quello che oggi prende il nome di Ponte della Memoria, il ponte lungo via Fratelli Rosselli. Attraverso i ricordi del professore Cesare Moisè Finzi si sono vissuti alcuni dei momenti più bui della recente storia europea.
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