“Silenzio assordante quello attorno al nostro settore agroalimentare! Colpevolmente considerato un comparto figlio di un dio minore! – sostiene Igor Gallonetto, candidato per il Movimento 5 Stelle al Consiglio Regionale alle prossime elezioni del 26 gennaio.
“E pensare che il 3% del PIL dell’Emilia Romagna, è rappresentato proprio dall’agroalimentare.”
“Il vero problema delle Imprese Agricole è il mancato reddito principalmente legato al calo dei prezzi” – sostiene Giancarlo Schiano, anche lui candidato pentastellato a Consigliere regionale in Emilia Romagna-
“I prodotti stranieri, il cui costo di produzione è irrisorio, perché irrisori sono i costi della manodopera ed irrisori sono i costi legati alle procedure igienico sanitarie, invadono i nostri mercati, deprezzando e svalorizzando fortemente le produzioni nostrane. La conseguenza è quella di non avere le economie, per investire in nuove tecnologie, nuovi impianti frutticoli o viticoli, nuove strutture e restare quindi in una situazione aziendale obsoleta che non porta ad essere competitivi sul mercato!”
“Da qui la necessità di sburocratizzare e velocizzare l’iter dei pagamenti dei contributi UE atti ad aiutare il reddito e gli investimenti” – continua Gallonetto- “Nonché una maggiore attenzione da parte delle forze dell’ordine alle campagne, da cui sempre più spesso scompaiono attrezzature costose e necessarie al lavoro (quando rubano una trattrice rubano un sacrificio che va da 100.000 a 200.000 euro).
“Queste criticità, sono continuamente sottovalutate e colpevolmente ignorate nella nostra Regione – conclude Schiano – “il cui il settore agroalimentare è il più importante d’Italia, tra tutte la Food Valley tra Parma e Bologna con Parmigiano Reggiano, Lambrusco, Consorzio del prosciutto di Parma ed aceto di Modena, solo per citarne alcune”