In data 20/01/2020 l’azienda Borgwarner Systems di Santa Maria in Fabriago comunica il licenziamento a tre lavoratori del reparto cablaggi.
La comunicazione ci arriva senza che in azienda sia mai stato discusso di nulla che riguardasse problematiche del reparto o elementi di criticità riguardo la tenuta dell’occupazione, anzi in un momento in cui la stessa azienda prospetta una crescita di fatturato.
“Strumentalmente” tale provvedimento arriva proprio a ridosso delle elezioni RSU già aperte e che coinvolgono anche un lavoratore, Antonino Salvo, (che aveva dato comunicazione della propria candidatura nella lista Uilm per le prossime elezioni) attivista da diverso tempo a favore dei diritti dei lavoratori, nonché componente del direttivo provinciale Uilm da diversi anni.
Questo atteggiamento è, a nostro giudizio, palesemente discriminatorio, e strumentale attaccando frontalmente chi si impegna per il bene collettivo e antisindacale e costituisce un grave precedente che in azienda non si era mai verificato.
Il 23/01/2020 l’assemblea dei lavoratori ha proclamato lo stato di agitazione e organizzato un presidio in pausa pranzo davanti ai cancelli dell’azienda per opporsi ai licenziamenti.
Nel primo pomeriggio la Direzione Aziendale ha ricevuto la Delegazione Sindacale senza accogliere le richieste di ritiro dei licenziamenti o rioccupazione dei dipendenti in altri reparti.
L’opposizione di Fiom-Cgil e Uilm-Uil alla quale ha aderito anche Fim-Cisl, continuerà con la proclamazione di ulteriori assemblee e di uno sciopero di 4 ore previsto per il pomeriggio di lunedì 27 gennaio a tutela dei diritti dei lavoratori se la direzione non ritirerà i licenziamenti.