Le misure emergenziali antismog sono state revocate. Gli obblighi quindi da rispettare per non alimentare l’inquinamento dell’aria non saranno più in vigore da domani, martedì 21 gennaio. La decisione arriva dopo la pubblicazione dell’ultimo bollettino di Liberiamolaria che evidenzia un miglioramento della situazione.
Le misure emergenziali, che si aggiungono a quelle ordinarie per il periodo da ottobre 2019 a marzo 2020, già indicate nell’Ordinanza 24/2018, prevedono:
- ampliamento della limitazione della circolazione dalle 8.30 alle 18.30 a tutti i veicoli diesel Euro 4
- riduzione delle temperature di almeno un grado centigrado negli ambienti di vita riscaldati (fino a massimo 19°C nelle case, negli uffici, nei luoghi per le attività ricreative associative o di culto, nelle attività commerciali; fino a massimo 17°C nei luoghi che ospitano attività industriali ed artigianali), ad eccezione di ospedali case di cura, scuole e luoghi che ospitano attività sportive;
- divieto di utilizzo di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa (in presenza di impianto di riscaldamento alternativo) aventi prestazioni energetiche ed emissive che non sono in grado di rispettare i valori previsti almeno per la classe 4 stelle;
- divieto assoluto di combustioni all’aperto anche relativamente alle deroghe consentite dall’art. 182, comma 6 bis, del decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152 rappresentate dai piccoli cumuli di residui vegetali bruciati in loco;
- divieto per tutti i veicoli di sostare con il motore acceso;
- divieto di spandimento dei liquami zootecnici e, in presenza di divieto regionale, divieto di rilasciare le relative deroghe, ad eccezione delle tecniche di spandimento con interramento immediato dei liquami e con iniezione diretta al suolo;
- potenziamento dei controlli sia sulla circolazione dei veicoli, sia sugli impianti termici a biomassa, sulla combustione all’aperto e sullo spandimento liquami.