Faenza saluta l’arrivo del 2020 con la Marcia della Pace

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8 tappe, partenza da San Marco e arrivo in Duomo. Anche Faenza ha celebrato la Marcia della Pace, il primo giorno del 2020, con un percorso ricco di fermate simboliche per parlare di pace, ma anche d’integrazione. La prima sosta è stata non a caso la Scuola Primaria Pirazzini, che ha fatto della multietnicità e della valorizzazione delle differenze un punto di forza. Poi la pietra d’inciampo dedicata ad Amalia Fleischer che, arrestata durante la persecuzione da parte dei nazifascisti del popolo ebraico, prima di essere deportata in prigione e poi ad Auschwitz, chiese una benedizione per il suo popolo. Dal Ponte della Memoria, ricostruito da genieri ebrei, fino a Piazza della Libertà  si sono susseguiti ricordi legati alla Seconda Guerra Mondiale e appelli alla conversione ecologica, come espressamente richiesto da Papa Francesco. Ultima tappa la stele in via Pistocchi, a ricordo di Roberto Bucci e della creazione del parco in piazzale Pancrazi, ideato negli anni ’60, quando spazi idonei per attività ricreative scarseggiavano in città