L’allarme “Contro la chiusura dell’ufficio postale di Porto Corsini” (interrogazione al sindaco) è stato lanciato il 10 dicembre scorso da Lista per Ravenna, allertata come sempre dai propri riferimenti locali, nel caso da Pier Luigi Bucchi, nostro noto esponente. La risposta, datami il 17 in consiglio comunale dall’assessore Cameliani, da noi diffusa alle rappresentanze civiche dei Lidi Nord, ha provocato duri commenti, destinati a sfociare in una iniziativa popolare.
L’assessore ha detto in avvio che “una ipotesi di eventuale chiusura di questo ufficio postale di Porto Corsini” era stata comunicata già in data 16 ottobre, “non come decisione definitiva”, alla Giunta comunale, la quale nell’occasione ha sottolineato verbalmente ai referenti della notizia tutte le sue “preoccupazioni e criticità legate alle ipotesi di chiusura”. Cameliani non ha però detto perché ne siano stati tenuti all’oscuro i mezzi di informazione pubblica, e quindi la cittadinanza, che certo avrebbe fatto giungere con forza le proprie ragioni ai vertici delle Poste, non tanto ad un semplice funzionario. Tanto che – ha proseguito – “abbiamo appurato” come l’“ipotesi della chiusura…sia stata poi invece presa come decisione da parte del management di Poste nazionale”.
La lettera di protesta che il sindaco ha scritto al funzionario di Poste Italiane incaricato delle relazioni istituzionali nel Centro Nord d’Italia e al responsabile della zona di Ravenna rivela che la loro nota “con la quale si comunica la chiusura dell’ufficio postale di Porto Corsini sito in via Po n. 19” porta la data “del 2 dicembre scorso”, ancora senza che la cittadinanza ne sia stata informata. La lettera è stata scritta dal sindaco il 13 dicembre, tre giorni dopo che l’interrogazione di Lista per Ravenna era stata pubblicata dalla stampa. Alla buonora, “il Sindaco – assicura il suo assessore – intende esercitare anche il suo ruolo all’interno di Cassa Depositi e Prestiti, come Presidente dell’UPI nazionale affinché le Poste ritornino indietro rispetto a questa ipotesi di chiusura”. Si confida dunque nell’efficacia della sua azione.
Occorre però richiamare che nei tre lidi nord di Ravenna, abitati da 3.800 residenti che il turismo moltiplica in estate, il servizio postale è assicurato anche dall’ufficio di Casal Borsetti. In mezzo c’è Marina Romea, tra i maggiori centri turistici del ravennate. Nell’interrogazione del 10 dicembre, avevamo scritto che a Porto Corsini fanno capo “le aziende industriali, portuali e commerciali in sinistra canale Candiano, nonché la Capitaneria di Porto”, ed è anche giusto quello che il sindaco abbia scritto il 13 dicembre: “…Nella località di Porto Corsini è presente il Terminal Crociere e pertanto presenta un flusso turistico notevole connesso al turismo crocieristico. Si rileva, inoltre, che proprio nel tratto in cui risulta ubicato l’ufficio postale, transitano numerosi turisti diretti dalla località balneare verso la città di Ravenna. Dai dati in nostro possesso registrati dai tour operator internazionali ci risulta che nell’anno 2020/2021 il numero delle crociere che attraccheranno a Porto Corsini aumenterà in modo considerevole. Un altro elemento posto alla vostra attenzione va individuato nella presenza di turisti tutto l’anno e non soltanto nel periodo estivo come accade in diverse altre località turistiche. A Porto Corsini, infatti, sono presenti sia una scuola per l’infanzia che la scuola primaria a servizio dei numerosi residenti”.
Ma ho detto chiaramente a Cameliani in consiglio comunale che i tre Lidi Nord uniti non sono disposti ad accettare alcun compromesso non solo sull’ufficio di Porto Corsini, quali siano tagli ai giorni e agli orari di apertura, bensì, allo stesso modo, anche in quello di Casal Borsetti. Questo lido, il più abbandonato dal Comune di Ravenna, non ha più nessun servizio né luogo pubblico tranne questo ufficio, e l’unico altro servizio di interesse pubblico di cui disponga è la farmacia privata stagionale, che non si sa mai se l’estate dopo riapra. Essendo perciò a rischio di spopolamento, non potrebbe subire la mancanza tutto l’anno anche del servizio postale, a cui comunque si rivolge anche parte della popolazione residente e turistica di Marina Romea.
Lista per Ravenna si pone dunque fin d’ora a fianco di ogni iniziativa civica che vorrà sollevarsi dai Lidi Nord del nostro litorale, affinché nulla si tagli del loro servizio postale.